«Ecco come creo oggetti da amare»

Simone Cagnazzo è l’art director di Liu Jo Living, marchio italiano di abbigliamento e design. E qui ci racconta come si fa a conciliare questi due mondi

Simone Cagnazzo
Simone Cagnazzo

Formatosi presso la (ex) scuola di comunicazione e design “Università del progetto” di Reggio Emilia, e poi cresciuto come senior designer nello studio-laboratorio Matteo Thun & Partners di Milano, Simone Cagnazzo, nato a Lecce nel 1978, continua oggi a plasmare idee dirigendo col suo Studio Cagnazzo un team di professionisti del design e della creatività (illustratori e artisti, scrittori e fotografi, architetti e videomaker).

Occupandosi più di concepire intere collezioni che prodotti singoli, Simone Cagnazzo guida la linea di arredamento Liu Jo Living, spin-off del brand di abbigliamento Liu Jo fondato nel 1995 da Marco Marchi.

Ensemble Caillou Outdoor by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo
Ensemble Caillou Outdoor by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo

«Il mio presupposto è che ogni prodotto sia un business e che le aziende vadano seguite in un certo modo. Molti dei ragazzi che oggi si affacciano al design, invece, hanno già risorse disponibili in partenza e, in questo, avere le spalle coperte non aiuta. I miei genitori erano operai e hanno lavorato ceramiche tutta la vita: se non avessi vinto borse di studio non avrei potuto frequentare neanche l’UdP».

Ironia della sorte, poi, anche lei ha fatto esperienza con le ceramiche.
A 28 anni ho iniziato la mia carriera come libero professionista aprendo il mio studio privato a Modena e coordinando progetti di art direction per il gruppo Iris Ceramica. Per loro curavamo i cataloghi, le fiere, più tutti gli showroom e gli allestimenti interni. Non avendo un prodotto grafico “d’impatto”, per lavorare con le immagini la creatività era fondamentale. Questo lo rendeva un lavoro bello, divertente, ma anche un po’ fagocitante.

Ensemble Caillou Outdoor by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo
Ensemble Caillou Outdoor by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo

In Liu Jo Living, invece, l’immagine c’è già. Questo rende il suo lavoro più facile o difficile?
Con loro devo dare il massimo nella progettazione perché è necessario dare identità a un prodotto che fa parte di un marchio che ha standard tecnici e qualitativi altissimi, ma con un target price corretto e democratico.

In che modo riesce a curare “personalmente” tutti i vari aspetti della progettazione e comunicazione di una collezione?
Mi avvalgo di volta in volta di diversi professionisti freelance con cui stabilisco una sinergia per curare la grafica, la comunicazione, il web e il rendering. A seconda del tipo di progetto definisco ogni volta una squadra di lavoro dedicata, con l’obiettivo di seguirne tutte le fasi.

Ensemble Caillou Outdoor by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo
Ensemble Caillou Outdoor by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo

Quelli ideati per Liu Jo Living che tipo di prodotti sono?
Morbidi, sinuosi ed eleganti. E, soprattutto con un carattere ben definito: non per rompere gli schemi ma per essere il più possibile iconografici e accattivanti. Mi piace l’idea che le persone che usano un prodotto poi s’innamorino di quel prodotto e ne nasca un rapporto quasi personale: questo, secondo me, deve essere l’obiettivo di ogni designer. La differenza la fa l’empatia che si riesce a creare con l’oggetto.

Verto by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo
Verto by Liu Jo Living, design Simone Cagnazzo

E come si crea un oggetto da “amare”?
Io, ad esempio, do molta importanza alle proporzioni, che devono essere giuste e mai esagerate. Lo schienale di un divano non si fa così ‘perché si fa così’, ma bisogna trovare una soluzione che dia il comfort giusto, senza rinunciare alla parte estetica, che non è mai solo un vezzo.

Liu Jo Living showroom, Milan
Liu Jo Living showroom, Milan

Oggi, in più, è d’obbligo considerare anche la sostenibilità.
Per questo ho chiesto a Liu Jo Living che tutti i loro divani fossero interamente sfoderabili: all’occorrenza – per semplice noia o per usura – possono essere svestiti e rivestiti. Il brand stesso fornisce su richiesta le “vestine” di ricambio, e questo permette al cliente una maggiore personalizzazione, ma dona anche una vita più lunga al prodotto. Oltre che utilizzare materiali di riciclo o a minore impatto ambientale, è molto importante educare le persone alla scelta di prodotti di qualità. Solo la qualità, infatti, resta e ci permette di consumare meno e ridurre gli sprechi.