Rosso protagonista per la nostra proposta di novembre. Ma non da solo: abbiamo fuso questa sfumatura vibrante e potente (è il colore con la lunghezza d’onda più ampia) con l’oro e il nero, generando un amalgama coraggioso di calore, opulenza e drammaticità per creare un’immaginaria “stanza tutta per sé”, per citare il celebre saggio di Virginia Woolf sulla mancanza di libertà d’espressione delle donne negli anni ’20 del ventesimo secolo.
Colori a contrasto, che duettano attraverso le texture e che prendono vita con l’arredo: il volto di Afrodite con lo sguardo perso nel vuoto, lampade di piume come immaginari boa di piume da cabaret per dare una nota di leggerezza e fascino. E poi l’effetto bijoux che sottolinea la preziosità di questo spazio. È un richiamo alla raffinatezza, un dettaglio luccicante che celebra l’eleganza senza tempo. E la volontà di andare oltre i soliti cliché.
Il tessuto Aplomb in raso di lana Merinos, firmato da Dedar, ha una caduta morbida come una carezza. E con la sua sfumatura avvolgente forma la base teatrale dell’insieme.
La carta da parati Coccinella Bella, creata da Moooi per Arte Wallcovering, è un augurio, un portafortuna in vista del nuovo anno.
La console Butterfly di Hannes Peer per Sem è un omaggio al Ponte sul Basento, formidabile struttura brutalista progettata da Sergio Musmeci nel 1967. Ma a noi riporta alla memoria l’eroina cantata da Giacomo Puccini.
Una sofisticata foglia oro forma la corona de LAlampada, disegnata da Lapo Ciatti per Opinion Ciatti. Da quest’anno disponibile nella variante con sorgente LED.
In questo ambiente Afrodite resta a guardare attraverso la trama del tappeto annodato a mano della collezione Classical Mythology firmata da Fabio Novembre per Tapis Rouge.
Il divisorio per ambienti Svale Screen di Bower Studios, ispirato alle rondini danesi, è scolpito con steli di legno e specchi orientabili per permettere configurazioni sinuose.
Ufficialmente denominata modello 904 ma conosciuta dal pubblico come Vanity Fair, questa seduta è divenuta nel tempo l’emblema stesso di Poltrona Frau. E non ha nulla a che vedere con la pungente satira della borghesia inglese dell’omonimo romanzo di William Makepeace Thackeray.
È un gioiello da salotto il tavolino a forma di goccia Teardrop di Jonathan Adler con finitura ottone patinato.
Specchio, specchio delle mie Brame – questo, disegnato da Claudio Bitetti per Mogg, si chiama proprio così ma rispetto a quello della regina della fiaba ha una mensola e non parla.
Prende ispirazione dai colori delle spiagge messicane Oro Cortez di Fenix, superficie opaca e ultra resistente che osa la carta di un rosso intenso e corposo.
Lo spazio, anche quello immaginario, ha bisogno di prospettive. Basta un arco come quello della wallpaper Esedra creata da Giuliano Andrea Dell’Uva per Londonart per aiutare la fantasia.
Elegante e pratico, con la sua cinta in metallo luccicante, Cilindro di Azucena – progettato da Luigi Caccia Dominioni nel 1963 – è quel tocco glamour senza tempo, che riesce con la sua sola presenza a dare fascino all’ambiente.
Con il suo look civettuolo e tutto piume, la Feather Table Lamp di Artorigo sembra uscita dall’epoca d’oro del cinema e dello teatro di rivista.
Narciso solo di nome, perché con l’antico personaggio della mitologia ha in comune solo la bellezza. È soffiato a Murano e prodotto da Venini.