Spring Feast, Chaohu, China
Spring Feast, Chaohu, China
DATA SHEET

Client: OCT Group
Architectural and Interior design: Ippolito Fleitz Group
Partner: Change Architects, KOYI Design
Photo credits: OCT Group

È il movimento fluido dell’acqua a definire gli spazi sinuosi e le forme avvolgenti del ristorante Spring Feast, situato tra le splendide sorgenti termali di Bantang, a Chaohu. Un corpo mosso che rivitalizza il contatto con il paesaggio naturale in uno spazio dinamico, etereo e avvolgente, in cui potersi abbandonare ai piaceri culinari.

A ispirare il progetto di Ippolito Fleitz Group è la citazione di uno dei testi che i letterati cinesi hanno dedicato al mondo della natura durante i quasi 300 anni della dinastia Ming, in cui viene descritto in dettaglio come originariamente due sorgenti – una fredda e una calda – scendevano dalla montagna di Bantang, inizialmente separate per poi convergere durante la discesa.

La dinamica spaziale risulta dunque dall’interazione di due elementi: natura e cultura. L’esperienza culturale della gastronomia si confronta con l’ambiente naturale delle colline e dell’acqua attraverso l’ampia vetrata curvilinea a tutt’altezza.

La forma organica della struttura, insieme al tetto ricoperto di vegetazione, sembra essere un’estensione senza soluzione di continuità del paesaggio circostante. Mentre negli interni l’impiego del cemento come materiale ‘liquido’ restituisce, attraverso nicchie e anfratti che ricordano l’interno di una montagna e la sorgente dell’acqua, un aspetto cavernoso, benché estremamente luminoso.

Entrando nel ristorante a un livello superiore, gli ospiti hanno due scelte: indirizzarsi direttamente verso la zona pranzo scendendo la grande scalinata oppure percorrere la galleria passando dall’area lounge con una vista mozzafiato sul paesaggio collinare.

Una tavolozza di bianchi abbacinanti, beige e grigi che diventano trame sinuose nel pavimento si combina con il contrappunto rigenerante di un tripudio green. Sono infatti le decine di vasi di piante, di diverse dimensioni e forme, i veri elementi decorativi e compositivi di tutto l’ambiente, disposti tra i tavoli, innestati nel cemento o interrati in aiuole che ricalcano i profili ondeggianti dell’architettura. Il ricorso a legni chiari per gli arredi conferma la sensibilità naturale e la ricerca di relazioni che si proiettano in un vero e proprio racconto spaziale.