Che si tratti di graduate show o di sezioni dedicate all’interno di grandi fiere come Design Shanghai (Talents ne è un esempio significativo), le piattaforme dedicate ai giovani designer si confermano fucine creative di primaria importanza. Questi palcoscenici offrono ai talenti emergenti l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del design, favorendo al contempo lo sviluppo di nuove idee, la nascita di collaborazioni e l’arricchimento dell’intero ecosistema creativo.

Tra i nomi che hanno attirato l’attenzione in questa edizione, spicca quello di Ming-Li Chang, designer cresciuto tra Taiwan e Yunnan e attualmente di base tra Los Angeles e Shanghai. Laureato all’Art Center College of Design nel 2021, Chang ha iniziato il suo percorso professionale collaborando con il designer losangelino Cory Grosser. Frutto di un percorso personale e formativo che intreccia influenze culturali diverse, il lavoro di Chang è permeato da una pluralità di spunti e interpretazioni. Con la sua ricerca, il designer aspira ad ampliare i confini del design cinese contemporaneo, aprendolo a prospettive inedite.

In mostra per Talents, ha presentato Dai, una lampada da tavolo ispirata al messaggio di emancipazione delle laboriose donne del popolo Dai nello Yunnan, ombreggiata da un cappello di paglia inclinato. Il design della lampada da tavolo vuole celebrare e far luce su figure che di solito sono nascoste. Con un background familiare dello Yunnan, Ming-Li ha cercato di tradurre uno stato d’animo e un messaggio che lo hanno accompagnato fin dalla tenera età. L’opera si ispira a una danza coreografata da Liping Yang nei primi anni 2000, che rappresenta le donne Dai e il loro ruolo nella comunità.

Il caratteristico cappello inclinato, indossato da ogni ballerina, celandone i volti, focalizzava l’attenzione sui movimenti e sul messaggio di emancipazione della danza. Questa versione della lampada da tavolo è realizzata quasi interamente in ceramica, il paralume e la base sembrano utilizzare un processo di colaggio in gesso per creare forme scultoree. La base in ceramica, realizzata in collaborazione con artigiani e artisti di Jingdezhen, si presta a infinite possibilità espressive grazie a smalti unici che ne esaltano la matericità. La lampada, nel suo complesso, vuole essere un omaggio alle donne Dai, stimolando una riflessione sul loro ruolo nella società rurale cinese.

Tra gli altri progetti recenti di Ming-Li Chang, spicca la Lotus Chair (2023), finalista al premio ICFF WantedDesign “Best of Launchpad”. Questa sedia, che reinterpreta in chiave contemporanea il design delle sedie pieghevoli utilizzate dai generali della dinastia Ming, prende il nome dall’idioma cinese che significa “dal fango ma senza macchia”. Il riferimento al fiore di loto, simbolo di purezza e resilienza, è un omaggio alla nonna del designer e incarna i valori di semplicità e forza interiore. Con i suoi accenti bianchi, la Lotus Chair traduce la complessità della struttura originale in una forma essenziale e contemporanea.