Alla ricerca del passato

In passato era conosciuto con il nome Obvlco, oggi è Porcuna che non è solo il luogo dove si sviluppa il progetto in questione, ma è anche il comune di nascita dell’architetto Paul Millan che si ritiene assai fortunato proprio perché dalle sue radici ha compreso l’importanza dello studio del passato, del contesto e del genius loci, aspetti indispensabili nella sua professione. Proprio qui nascerà la nuova sede del Museo Archeologico di Porcuna.

Complessa e interessante è la storia di questa struttura che nasce originariamente come deposito di grano, costruito da Carlos IV, subisce poi una prima profonda trasformazione nel 1885 e dopo la Guerra Civile, entrando a far parte di un Piano di Ricostruzione delle zone devastate, viene ampliato da Andrés Pajares Pardo con nuove costruzioni che rimarranno invariate fino a oggi.

L’area di progetto si sviluppa sotto il suolo del Municipio di Porcuna, nella zona corrispondente alle fondamenta dell’antico edificio reale. Obiettivo del progetto è la trasformazione di uno spazio considerato secondario e residuo, in un luogo con una propria identità. Il tutto attraverso un intervento minimo. Il risultato è una superficie marmorea che si srotola come un nastro o come un tappeto tra le rovine sotterranee per dare modo ai visitatori di ammirare gli antichi resti archeologici. Un ambiente senza muri, porte o finestre che, data la sua originaria natura di granaio, si solleva dal terreno per evitare l’umidità, con camere di ventilazioni create tra il livello naturale della terra e quello del deposito.

Questo tappeto illuminato in marmo bianco Macael (Almeria) è un intervento che si distingue da ogni elemento preesistente e conduce i visitatori attraverso i diversi ambienti, mostrando chiaramente ciò che è antico e originale e ciò che invece è stato progettato in seguito.