Nemo unisce passato e futuro

Con un sobrio ma appassionato racconto Federico Palazzari – CEO di Nemo Group – introduce il concept per la Milano design Week 2024

Lina Bo Bardi by Nemo - photo © Marco Reggi

Nemo nasce nel 1993, ma l’heritage dell’azienda è un viaggio che attraversa tutto il 20° secolo e vede scolpiti nel proprio documento di identità nomi intramontabili del design internazionale: è proprio partendo dal rispetto per le origini, sottolineando il valore delle risorse umane e mettendo l’accento sulla vocazione all’indipendenza e all’innovazione che Nemo si presenta alla MDW24 con un’installazione senza nome, perché il titolo è lungo 31 anni.

Lina Bo Bardi by Nemo
Lina Bo Bardi by Nemo

E’ il napoletano Giuliano Andrea Dell’Uva il progettista battezzato da Nemo per allestire il set di Corso Monforte, un allestimento che fa accomodare allo stesso tavolo Lina Bo Bardi, Álvaro Siza, Le Corbusier (il passato presente) e Valerio Sommella (il presente futuro) che con il suo “eretico” candelabro Sorrento rappresenta nella filosofia Nemiana la continuità.

Lorosae table by Nemo, design Alvaro Siza

Tre sale per rappresentare una narrazione, i materiali cari ai vari progettisti come elemento distintivo: una rappresentazione che rifugge la malinconia del passato e che anzi, proprio per la continua contestualizzazione nell’attualità del passato di Nemo, è motore per nuovi percorsi, benzina per lunghi e sorprendenti viaggi.
Senza mai dimenticare da dove si proviene.