L’impatto dell’intelligenza artificiale nella disciplina dell’architettura è inevitabile e innegabile. La recente adozione di massa di strumenti di apprendimento automatico altamente accessibili, come DALL-E, Stable Diffusion e Midjourney, sta permettendo ai progettisti di mettere alla prova i propri limiti e di valutare il ruolo di autore nella progettazione dell’ambiente costruito.
Il libro Artificial. Intelligente. Architecture di Frank Jacobus e Brian M. Kelly (Oro Editions, 300 pp, USD 40) contiene speculazioni sull’introduzione di bot/app di intelligenza artificiale nell’architettura e presenta una raccolta di lavori di diciotto architetti e designer che sviluppano il loro lavoro utilizzando le attuali applicazioni basate sull’AI.
All’interno di ogni capitolo, gli autori espongono una posizione attraverso un quadro di riferimento costituito da obiettivi teorici e applicativi. Inoltre, interviste a professionisti di spicco offrono spunti di riflessione sulle domande che stanno alla base di questa indagine.
Il volume stimola il dialogo sul potenziale dell’AI come strumento creativo e come estensione dell‘autorialità dell’architetto. Un ruolo importante, in questa nuova concezione della professione, risiede così nell’attività di curatela, dal momento che la tecnologia riesce a generare contenuti a un ritmo prima impensabile. Il pensiero architettonico dovrà fare i conti con questa nuova generazione di strumenti: Artificial. Intelligente. Architecture indaga sullo stato delle cose in questo particolare momento di esordio.
Frank Jacobus è un artista, educatore e partner dello studio di architettura SILO AR+D. Attualmente dirige il dipartimento di Architettura e presiede la cattedra di Progettazione Integrativa presso il Penn State’s College of Arts and Architecture. In qualità di direttore di SILO, Frank ha completato progetti residenziali e istituzionali in tutti gli Stati Uniti per una varietà di clienti e comunità. Rinomato per la progettazione e l’esecuzione ingegnosa, il lavoro di SILO è stato pubblicato da Wall Street Journal, CNN, Architect, Architect’s Newspaper, Azure, Slate, Dwell, Salon, Fast Company e altri.
Brian M. Kelly è un architetto certificato NCARB e abilitato nello Stato del Nebraska, nonché professore associato di architettura presso l’Università del Nebraska. Insegna studi a tutti i livelli del curriculum, dal design thinking nel corso introduttivo agli studi di ricerca sul design nel programma di master. La ricerca di Brian si concentra sull’analisi dell’agency dell’autore nel processo di progettazione, in particolare sul copyright e sull’appropriazione nelle applicazioni software.
Artificial. Intelligent. Architecture contiene lavori di David Alf, Sarah Asif, Matthew Baran, Stéphane Bauche, Ria Bravo, Michael Chapman, Andrew Clarkson, Karl Daubmann, Tim Fu, Jean Jaminet, Adrian Keytton, Andrew Kudless, Kevin McClellan, Kaveh Najafian, David Newton, Randall Teal, Joshua Vermillion, Jason Vigneri-Beane, and Dustin White.
