Carlton Cannes - photo © Amaury Laparra
DATA SHEET

Hotel operator: A Regent Hotel/IHG
Architectural project: Richard Lavelle
Interior design: Tristan Auer
Furnishings: Armchairs, Casa Padrino, Tristan Auer
Lighting: Contardi, Napo et Jeannot
Terracotta wall: Fornace Polirone
Black and white lavastone screen: Ranieri
Photo credits: Amaury Laparra, Romeo Balancourt

Guarda possente la Croisette della città francese più glamour e la sua baia. Lo storico Carlton Cannes, classe 1913, accompagna ora il proprio sfarzo verso la modernità, con il desiderio di continuare a emozionare i suoi ospiti. Ci sono voluti sette anni di lavoro, due anni e mezzo a porte chiuse, il talento di 750 artigiani e quello di Tristan Auer, che ne ha curato il progetto d’interni, per restituire a questo gioiello della Belle Époque la sua identità avanguardista, a distanza di 110 anni dall’apertura. 

Ristrutturato su 20.000 mq e ampliato con 28.000 mq realizzati ex novo, il Carlton Cannes si offre ancora più generosamente alla sua clientela. A cominciare dall’area reception al piano terra, totalmente riorganizzata attorno a nuove aperture e volumi riscoperti, permettendo finalmente alla luce dorata della Costa Azzurra di inondare l’interno. 

Regna ora un’atmosfera delicata, leggera e ariosa, con i pavimenti in marmo di Carrara dai toni chiari e i soffitti scolpiti, le modanature finemente lavorate, rosoni, stucchi marmorizzati, decori oro, tutto improntato su sfumature crema, avorio e beige chiaro. Per un’accoglienza calda e informale che utilizza le tecnologie più sofisticate. 

La creazione di due nuove ali nella parte posteriore dell’edificio ha permesso al Carlton di dispiegarsi completamente con un vasto e profumato giardino mediterraneo – ben 2200 mq accolgono 22.000 piante e alberi scelti uno a uno in Francia e in Italiae una piscina a sfioro più grande di qualsiasi hotel di Cannes. Attiguo, un nuovo centro congressi mette a disposizione un team di esperti in eventi per dare forma a ogni occasione. 

Si aggiungono anche 37 residenze private, tra cui un lussuoso attico di 1000 mq con terrazza privata panoramica di 500 mq. Regna anche qui, come nelle 332 camere e suite, una sobria tavolozza di colori tenui e naturali che fanno da eco alla luce mediterranea. Un’elegante gamma di bianchi è accostata a un mix di materiali nobili: ceramiche di Vallauris, vimini intrecciato, marmo e ottone. E compare anche un tocco di argilla rossa, allusione al primo campo da tennis in terra battuta creato proprio in questo hotel, teatro di uno storico match femminile. 

L’intera struttura è stata curata con delicatezza e rispetto dagli artigiani che hanno messo in campo il meglio delle loro competenze per restituire nobiltà a un’icona, e da aziende che hanno lavorato ‘su misura’, tra cui Venini che ha realizzato a mano il monumentale lampadario del bar. Compaiono tecniche peculiari utilizzate su alcuni materiali. Ad esempio, un motivo a squame di pesce o la tecnica della ceramica giapponese raku dagli imprevedibili effetti venati.

 Particolare attenzione è stata posta sugli elementi architettonici tipici del periodo storico a cui l’hotel appartiene. Come le cupole ogivali rivestite in maiolica scura che sormontano gli angoli arrotondati dell’edificio. Le imponenti scalinate realizzate in marmo e pietra lavica, con volute in ferro nero e raffinate decorazioni in foglia d’oro, dimenticate per decenni sotto strati di vernice. 

O i mosaici d’epoca sotto il portico e negli ascensori rivestiti in pelle e ottone, con gli indicatori a pavimento e lancette. E poi il Grand Salon, classificato Monumento Storico, che ha ritrovato tutto il suo splendore, dai lampadari monumentali al mezzanino. Maestoso nelle proporzioni e nella ricchezza degli arredi, è stato dotato di una doppia apertura verso il nuovo giardino oltre a quella verso il mare. Il Beach Club è, infatti, il fiore all’occhiello che celebra la joie de vivre della riviera più mondana.