Cucina e interni, un’interpretazione di carattere

Nel progetto di Studio Wang, il ristorante Rhoda, a Hong Kong, racconta con atmosfere industrial e uso creativo dei materiali lo stile di cucina e la personalità dello chef Nathan Green

Un ristorante come specchio dell’anima, del suo chef naturalmente. Joyce Wang interpreta il Rhoda, il locale di Nathan Green aperto a Hong Kong in partnership con l’imprenditrice della ristorazione Yenn Wong di JIA Group, in un gioco di sottili riferimenti ispirati alla filosofia culinaria e alle passioni del cuoco britannico. Oltre due grandi portali scorrevoli in acciaio grezzo, che lasciano alle spalle i ritmi frenetici del quartiere Sai Ying Pun, si apre lo spazio architettonico, vera e propria narrazione estetica. Al centro dell’ampio open space, il bancone del cocktail bar e la cucina a vista sono protagonisti della scena visiva e gastronomica, l’uno posto di fronte all’altra. Le scelte materiche e decorative, insieme agli arredi e all’illuminazione su disegno di Joyce Wang Studio, aggiungono tocchi originali e vibranti all’atmosfera industriale. Le pareti e le colonne rivestite in legno appaiono ‘bruciacchiate’ dall’antica tecnica giapponese dello Shou Sugu Ban, una finitura usata nell’architettura vernacolare che trattava a fuoco il cedro per preservarlo nel tempo. Nel Rhoda, quell’effetto carbone è un esplicito rimando alla cottura preferita da ‘Nate’, la griglia, cuore del ristorante. Note fumé contraddistinguono l’inedito lampadario, realizzato con cestelli di lavatrice recuperati e anneriti dalla fiammatura, che fa luce sul grande tavolo dedicato alla convivialità; mentre riflessi caldi e ambrati vengono dall’uso del rame, splendido nella versione verde-ossidata del bancone bar o inaspettato in quella classica per le luci della zona bar. D’altra parte è proprio nelle corde della designer scegliere materiali inconsueti con l’intento di creare accostamenti intriganti e sorprendere. Non lascia dubbi, in questo senso l’uso del cemento e della rete metallica, impiegati per la finitura delle pareti, o dei pennelli da barba, appesi a tubature in rame, nella ‘Nate’s Room’. Per chi vuole un’esperienza completa, questa saletta da pranzo per sei persone, che ricorda un negozio da barbiere vintage, è un invito a scoprire le ‘manie’ dello chef.

Client: JIA Group
Interior designer: Joyce Wang Studio
Artifacts: Banquettes, Dark Timber Chair, Bar stools by IF Collections; Washing Machine drums, Bar lights, Bathroom Lights by Joyce Wang Studio; Gauged Wood Tables by Pun Projects; Large Dining Table by RailisDesign

Photo credits: Lit Ma

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