Una nuova estetica

Nella ricerca di Renaud Vuaillat, fondatore della galleria newyorkese Twenty First, un percorso che esplora il mondo della “scultura funzionale” e della libera creatività

Twenty First Gallery, Design Miami 2023
Twenty First Gallery, Design Miami 2023

Il mercato del design da collezione si colloca a cavallo tra funzionalità e ricerca artistica. Ed è spesso attraversato da tendenze veloci, che infiammano il pubblico ma dopo poche stagioni si sgonfiano. In un ambito come questo, avere delle basi solide è un requisito molto utile. È il caso di Renaud Vuaillat, francese a New York, il fondatore della galleria Twenty First.

“Primaire Cabinet 7”, design Erwan Boulloud

Quella di Vuaillat è una storia di passione unita a fiuto per gli affari: a poco più di vent’anni aveva aperto uno stand al marché Serpette, uno dei più blasonati del Marché aux Puces di Saint-Ouen, alle porte di Parigi, dove si occupava di pezzi del 18esimo secolo. «Negli anni ’90, il Marché aux Puces era il centro del commercio di antiquariato», racconta. «Sembrava che tutto il mondo venisse a comprare mobili e oggetti, il mercato era eclettico e vario come la clientela, che spaziava dai commercianti parigini e britannici ai designer statunitensi, alle celebrities».

Tavolino “Guéridon 1”, design Alice Gavalet
Tavolino “Guéridon 2”, design Alice Gavalet

Era un momento di grande dinamismo, aiutato dal cambio monetario particolarmente favorevole per gli americani. Vuaillat apre una galleria in Saint-Germain, nel cosiddetto Carré Rive Gauche. Però i pezzi interessanti del 18esimo e del 19esimo secolo erano sempre meno frequenti. E il gusto di Vuaillat stava esplorando nuovi territori: nei primi anni 2000 inizia a interessarsi alla creazione contemporanea, presentando progetti attuali insieme a pezzi d’antiquariato.

Specchio “Orchidée II”, design Roland Mellan
Lampadario “Scarabée”, design Nathalie Ziegler

Nello stesso periodo matura la decisione di stabilirsi a New York, mercato più dinamico e divertente, dove apre la sua nuova galleria (all’inizio a Chelsea, dal 2018 a TriBeCa): «Il mercato USA è fantastico perché i clienti sono aperti alla novità. Hanno un senso di eccitazione e spontaneità, sono in un certo senso come bambini», spiega. Vuaillat inizia a frequentare i luoghi chiave della creazione contemporanea e diventa il gallerista di una lunga serie di progettisti, tutti accomunati da un rapporto diretto con la materia. Scultori dediti a un tipo di arte funzionale.

“Flora Low Coffee Table”, design Marcin Rusak

Da Valentin Loellmann, che modella il legno dandogli forme fluide, a Marcin Rusak che crea mobili in resina, fiori e foglie (ricordo del passato: i suoi genitori avevano erano floricultori), al “metallurgo” Erwan Boulloud, gli artisti/designer con cui Vuaillat lavora contribuiscono a definire un nuovo concetto di arti applicate.

Tavolo “Etnastone Breakfast Table“, design Emmanuel Babled; specchio “Orchidée II”, design Roland Mellan; sedie “Studiolo”, design Pierre Gonalons
“White Console”, applique “Celadon” e “Large White Console”, design Giuseppe Ducrot; portaombrelli, design François Salem

Per il gallerista, il pubblico di riferimento è spesso anagraficamente giovane, che lui incoraggia a essere curioso, a sperimentare, ad accostare epoche diverse. «Internet ha cambiato il mercato: la disponibilità di informazioni rende tutto più trasparente e i clienti più informati», conclude. Le condizioni ottimali per portare avanti una ricerca personale, definendo una nuova estetica. Pensando al futuro.