EDIT Napoli: il design del futuro è slow

Territorialità e sostenibilità costituiscono le basi del design “fair”, filo conduttore dei progetti della fiera che a ottobre anima il capoluogo campano

EDIT Napoli 20223, ceramiche di Cuorecarpenito – Photo © Davide Bartolai
EDIT Napoli 20223, ceramiche di Cuorecarpenito – Photo © Davide Bartolai

Let’s be fair” è il fil rouge della quarta edizione di EDIT Napoli, la fiera dedicata al design d’autore che dal 7 al 9 ottobre si svolge nel capoluogo campano presso il Complesso di San Domenico Maggiore.

Complesso di San Domenico Maggiore, il cortile – Photo © Serena Eller
Complesso di San Domenico Maggiore, il cortile – Photo © Serena Eller
EDIT Napoli 2021: Studio Stamuli – Photo © Serena Eller
EDIT Napoli 2021: allestimento dello studio Stamuli – Photo © Serena Eller

Il titolo di quest’anno gioca con il termine “fair”, che in inglese non significa soltanto “fiera” ma anche “giusto”, a sottolineare l’intenzione di EDIT di divulgare un design equo, leale, bello, rappresentato da oggetti che nella loro replicabilità denotino un’anima artigianale. Pezzi nati da un processo creativo lento, in dialogo con le tradizioni e i ritmi del territorio, prediligendo la qualità sul numero.

EDIT Napoli 2022: Corpus Studio – Photo © Firmin Biville
EDIT Napoli 2022: Corpus Studio – Photo © Firmin Biville
EDIT Napoli 2022: Alexander Kirkeby – Photo © Stefan Wessel
Alexander Kirkeby – Photo © Stefan Wessel

«Siamo una fiera indipendente» spiega Emilia Petruccelli, fondatrice della manifestazione
insieme a Domitilla Dardi, «che in questi quattro anni si è scontrata con un’attualità complessa, ma che ha trovato una sua strada e un business grazie a delle scelte coraggiose, a una comunità di designer ben definita che ci sostiene e un territorio, quello campano, che ci permette di creare valore con contenuti e relazioni di interesse internazionale».

Agostino Iacurci – Photo © Dario Lasagni
Agostino Iacurci – Photo © Dario Lasagni

Tra realtà italiane e internazionali, un segmento della kermesse è dedicato agli espositori under 30 e alle società che hanno meno di tre anni di vita. Non mancano i progetti speciali, come il bar progettato dalla designer Astrid Luglio in collaborazione con l’azienda vinicola Feudi di San Gregorio, e una mostra allestita all’ingresso della fiera dal Design Lab della comunità di San Patrignano, insieme all’artista Agostino Iacurci.

Emilia Petruccelli, Domitilla Dardi – Photo © Serena Eller
Emilia Petruccelli e Domitilla Dardi, ideatrici di EDIT Napoli – Photo © Serena Eller
Vico di San Domenico Maggiore – Photo © Francesco Squeglia
Vico di San Domenico Maggiore – Photo © Francesco Squeglia

Da scoprire le iniziative di EDIT Cult, che svelano al pubblico le mete più suggestive di Napoli: nella chiesa dei SS. Filippo e Giacomo viene esposto Divinazione, un arazzo creato dalla designer Allegra Hicks, che lavora tra Londra e Napoli, mentre la Fondazione Made in Cloister propone la mostra Parallels, un nucleo di opere firmate da sette designer
olandesi articolate su materiali sostenibili.

EDIT Napoli ha inoltre istituito un premio: lo assegnerà, ai progetti più meritevoli, una giuria d’eccezione composta, tra gli altri, dall’architetta e designer Patricia Urquiola.