Radisson Collection Hotel Santa Sofia, Milan
Radisson Collection Hotel Santa Sofia, Milan
DATA SHEET

Hotel operator: Radisson Hotel Group
Interior contractor: Concreta
Architecture: Marco Piva
Interior design: Marco Piva, Alessandro Mario Cesario, Studio Atelier P
Furnishings: Custom made by Concreta; Taula Interior, Inkiostro Bianco, Florim
Lighting: Rothschild & Bickers
Photo credits: Andrea Martiradonna

A Milano, tra Via Santa Sofia e Corso Italia, il carattere austero dell’edificio progettato negli anni Sessanta da Gio Ponti, Piero Portaluppi e Antonio Fornaroli e che ha ospitato la sede di Allianz Italia è stato ‘ammorbidito’ da una nuova destinazione d’uso. Uno stile urbano ricco di percezioni domestiche connota ora l’intera struttura e smorza il precedente formalismo per aggiungere un ulteriore ‘anello’ alla catena Radisson Collection Hotel.

La complessa operazione di ristrutturazione e conversione in luogo di accoglienza ha visto la partecipazione di più attori. Ognuno con un proprio raggio d’azione ma in piena condivisione di un unico obiettivo: raggiungere un eccellente grado di flessibilità abitativa, ottenere un habitat rivolto al business nel quale potersi comunque sentire come a casa.

Architettura e interior design delle camere (159 in tutto) sono stati curati da Marco Piva, gli spazi comuni disegnati da Alessandro Mario Cesario e Studio Atelier P (Luca Piccinno Savelli Passalacqua e Mattia Pareschi). Il tutto tradotto in pratica dall’interior contractor Concreta, che ha realizzato su misura e su disegno dei progettisti tutte le soluzioni d’arredo. Da quelli fissi agli elementi custom free standing. Comprese zona palestra e fornitura e posa delle insegne sulla facciata.

L’approccio ‘urbano’ dell’architetto Piva è ben visibile nella suggestiva architettura e nelle camere (130 standard, 28 junior suite e 1 suite), concepite come piccoli loft. Pareti vetrate profilate da telai neri separano la zona letto dall’ambiente bagno. La privacy tra i due spazi è garantita da una serie di morbidi tendaggi scuri che sono sia decorativi sia utilizzabili all’occorrenza.

Così la luce naturale può muoversi fluida, e quella artificiale, calda e indiretta, esprimersi in varie versioni (a sospensione, da lettura, d’accoglienza…). Materiali e colori interpretano lo stile di un cinque stelle luxury lifestyle. Legno, ecopelle, vetro, metallo. Diversi toni del blu, con accenti di rosso e una base di sfumature di grigio.

Gli ambienti comuni di Alessandro Mario Cesario e Studio Atelier P sono, invece, luoghi prismatici che rivelano suggestioni di ispirazione anglosassone. Il verde li unisce, a richiamare la storia dei vecchi tram e taxi milanesi degli anni Sessanta. Micro-universi curati nei minimi dettagli che stupiscono per la dimensione privata creata in un ambito destinato a un pubblico eterogeneo.

La carta da parati a righe si ricongiunge alla trama del soffitto all’ISSEI Rooftop, ristorante e cocktail bar. Gli ascensori sono incorniciati da una scaffalatura che accoglie numerosi volumi, fotografie e cimeli. Determinanti gli arredi creati dai designer e realizzati su misura da Concreta.

Come le abat jour anni Trenta sul bancone del Bar, insieme all’abbraccio curvo di divani, poltroncine e sgabelli in velluto. La carta da parati floreale, il separè in tessuto, i lampadari in vetro con passamaneria di Rothschild & Bickers, nella sala privata. E la libreria vintage ad altezza soffitto nella lobby. Ora, questo nuovo albergo del marchio Radisson Collection, oltre ad offrire ai propri clienti un comfort fuori dal comune, ha come obiettivo la certificazione LEED livello Gold.