Atene, la città al plurale

Un percorso nella capitale greca, attraverso i luoghi storici e i nuovi centri per l’arte e per il design, in un’atmosfera autentica che mescola antico a contemporaneo

Plaka, Athens - Photo © Neirfy
Plaka, Athens - Photo © Neirfy

In tutte le lingue, Atene si scrive sempre al plurale, mai al singolare. Questo perché la città contiene molteplicità: secolare e moderna, tranquilla e disinvolta, rumorosa e caotica, una giungla di cemento inframmezzata da oasi verdi; elegante, ma concreta, sia europea sia balcanica, è stata influenzata da tredici secoli di cultura bizantina e ottomana.

Syntagma Square, Athens - Photo © Milan Gonda
Syntagma Square, Athens – Photo © Milan Gonda

In effetti, il mondo mitologico è sempre presente ad Atene: ogni greco – e circa la metà della popolazione vive ad Atene – porta dentro di sé un immaginario che si alimenta delle storie raccontate nell’Iliade e nell’Odissea. Tanto è importante e fertile questa eredità che la città potrebbe facilmente sedersi sulle proprie glorie passate e, invece, è sempre in procinto di assimilare nuove prospettive.

Maximos Mansion, Athens - Photo © ConstantinosA
Maximos Mansion, Athens – Photo © ConstantinosA

La maggior parte dei turisti che durante l’estate arriva in Grecia per trascorrere le vacanze nelle sue isole, dovrebbe programmare una deviazione attraverso Atene e – prima di raggiungere il mare trascorrere qualche giorno nella città storica, immergendosi nei suoi quartieri e scoprendo le attrazioni antiche e quelle contemporanee.

Kolonaki, Athens - Photo © ColorMaker
Kolonaki, Athens – Photo © ColorMaker

Plaka, Kolonaki e il triangolo storico
Il “triangolo storico di Atene” si chiama così perché, a prima vista, consultando la cartina, le più importanti piazze cittadine sono collegate tra loro attraverso grandi viali che formano un perfetto triangolo equilatero. È il quartiere più frequentato della città e ospita le principali istituzioni finanziarie, il Parlamento e i Ministeri. Qui si trova piazza Syntagma, che, con la sua architettura moderna, è un luogo di passaggio molto dinamico. A pochi passi dalla piazza, si erge Maximos Mansion, la residenza e l’ufficio del Primo Ministro greco, un modesto edificio basso in stile neoclassico che accoglie i visitatori attraverso un portico con colonne ioniche binate.

Acropolis, Athens - Photo © Sven Hansche
Acropolis, Athens – Photo © Sven Hansche

Altro quartiere che vale la pena attraversare è Kolonaki, soprannominato la Saint Germain des Prés di Atene, un quartiere glamour pieno di negozi di design, musei, caffè, ristoranti, bar, e marchi di lusso che si sviluppa ai piedi della collina Licabetto, una piccola montagna di 278 metri che offre, per chi ha l’audacia di affrontare i 30 minuti di salita, una vista mozzafiato della città. Plaka, conosciuto come il “quartiere degli dei”, è l’area costruita all’ombra dell’Acropoli, ed è l’esempio più autentico dell’Atene antica, mescolata a quella nuova e romantica.

Parthenon, Acropolis, Athens - Photo © tilialucida
Parthenon, Acropolis, Athens – Photo © tilialucida

L’Acropoli e il Partenone
Dal quartiere di Plaka, da qualsiasi punto, si può ammirare l’Acropoli, che domina, giustamente, la città dall’alto. Impossibile resistere al suo fascino: è il primo simbolo della città e uno dei monumenti più conosciuti al mondo. Lungo la salita verso la cima, sono state erette statue e monumenti che raccontano la storia millenaria dell’antica civiltà greca. Il Partenone, invece, è il tempio sacro dedicato alla figura della dea Atena, la protettrice degli ateniesi.

Acropolis museum, Athens - Photo © Aerial-motion
Acropolis museum, Athens – Photo © Aerial-motion

Museo dell’Acropoli
Dopo il tour dell’Acropoli, non può mancare la visita al Museo dell’Acropoli che si trova sul versante sud-orientale della collina. Progettato dall’architetto franco-svizzero Bernard Tschumi con il collega greco Michel Photiadis, il Museo dell’Acropoli è stato inaugurato nel 2009. Racchiuso in una teca di vetro, questo museo archeologico raccoglie esclusivamente i materiali trovati sulla collina dell’Acropoli e sui suoi pendii circostanti, con un’ampia selezione dedicata al Partenone. Da non perdere, all’ultimo piano del museo, l’eccezionale vista sull’Acropoli.

National Archaeological Museum, Athens - Photo © saiko3p
National Archaeological Museum, Athens – Photo © saiko3p

Museo archeologico nazionale di Atene
Uno dei più importanti musei al mondo, il Museo archeologico nazionale di Atene è il più grande della Grecia e il più ricco relativo all’arte ellenica. Edificato nel 1834, il museo è ospitato in un tipico edificio dell’Atene neoclassica.

Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, Athens - Photo © Milan Gonda
Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, Athens – Photo © Milan Gonda

I nuovi centri culturali
La capitale greca oggi non attira i turisti solo perché è la città dell’Acropoli, del Partenone e del Museo Archeologico Nazionale, ma anche per alcune gemme di architettura contemporanea. Come il Centro culturale della Fondazione Stavros Niarchos, l’avveniristico centro culturale completato nel 2016 da Renzo Piano. Costruito davanti al mare grazie a un accordo fra lo stato greco e la fondazione Stavros Niarchos, è oggi il principale polo culturale di Atene. Dalla terrazza del complesso – che comprende una biblioteca, una sala d’opera, spazi per concerti, una pista di pattinaggio e un cinema outdoor –, si gode di uno spettacolare panorama a 360 gradi sul mare argentato circostante. Proprio alle sue spalle, si erge, a metà di Syngron Avenue, la Fondazione Onassis che, inaugurata nel 2010, ospita due teatri (l’Aristotele Onassis e il Cristina Onassis), uno spazio per installazioni ed esibizioni temporanee a rotazione di giovani artisti, e un ricco programma didattico dedicato a bambini e famiglie.

Benaki Museum, Athens - Photo © Zina Seletskaya
Benaki Museum, Athens – Photo © Zina Seletskaya

O ancora, come il Benaki Museum, una costruzione si trova su l’asse di comunicazione fondamentale che collega la città al mare. Il museo, che ospita mostre concerti e spettacoli teatrali, si estende per quasi 10mila metri quadrati ed è stato completamente ristrutturato da un gruppo di giovani architetti greci che ha utilizzato il principio della “condivisione” di grandi spazi comuni che si sviluppano attorno ad una moderna agorà.

Carwan Gallery
Carwan Gallery, Athens

La zona industriale del Pireo
È indubbio che la città sta attraversando un periodo di grande rinascita culturale e artistica. Anche la profonda crisi economica, iniziata nell’autunno del 2009, che ha portato il paese alla bancarotta, si è rivelata in realtà un acceleratore: come è successo anche altrove, l’abbassamento del costo degli alloggi, ha infatti attratto artisti e creativi, che hanno poi contribuito ad alimentare la scena culturale della città. Oltre che nei quartieri del centro, questo fermento si sente nell’area del porto del Pireo, una volta occupato da fabbriche e oggi sede di laboratori, atelier e gallerie. È qui che si trovano alcune importanti gallerie di design contemporaneo, come la galleria londinese Rodeo, che ha aperto, nel giugno 2018, un nuovo spazio proprio al Pireo, in un ex magazzino commerciale, che faceva parte di un porticato costruito nel 1902. Per Rodeo, si tratta di un luogo dove presentare gli artisti che già fanno parte della rosa della galleria, ma anche dove espandersi con nuove proposte. O come la Carwan Gallery, lanciata nel 2010 a Beirut da Nicolas Bellavance-Lecompte e Quentin Moyse, che ha aperto una nuova sede nel 2022 proprio nel vecchio porto della città di Atene.

Deste Foundation, Athens
Deste Foundation, Athens

Deste Foundation
L’arte contemporanea è rappresentata in città dalla Deste Foundation for Contemporary Art, nota a livello internazionale per progetti audaci nel campo dell’arte. La fondazione, voluta nel 1993 dal collezionista greco Dakis Joannou, si trova a Nea Ionia, un sobborgo settentrionale di Atene, e ha aperto nel 2009 un secondo spazio espositivo sull’isola di Hydra (all’interno dell’antico mattatoio) che ospita ogni estate, da giugno a ottobre, una serie di mostre.