Milano: this must be the place

Protagonista Milano: con la sua Design Week ma anche con il suo lifestyle. 28 nuove aperture, tra showroom, flagship store, gallerie, ristoranti e boutique di moda. Ecco che cosa succede in città

Gucci, Milano © Ferroluce e Alea

Dicono di lei che sia sempre stata bella, solo un po’ nascosta. Forse un tempo era anche vero, ma ora no, Milano non cela più le sue virtù, anzi continua a sorprendere. Vivace e pronta ai cambiamenti, ha sempre una porta aperta per chi promette innovazione, dimostrandosi ancora una volta la città più attrattiva per le griffe del design e non solo: il gruppo Kering ha acquisito il palazzo di via Monte Napoleone 8 per 1,3 miliardi di euro. 

Zanotta, Milano – photo © Simone Barberis

Milano e i suoi famosi distretti, perché come accadeva un tempo (ce lo ricordano i nomi delle strade: via Orefici, via degli Spadari), ancora oggi per chi produce lampade meglio corso Monforte, chi invece fabbrica mobili alla fine sceglie proprio via Durini. Ed è qui, al civico 25/27, in questa strada dove c’è la più alta concentrazione dei big del design, è appena arrivato Zanotta (70 candeline quest’anno) con un flagship store, su due livelli e oltre 500 mq, creato da Calvi Brambilla, art director del brand. Ma il design in città viaggia da sempre a braccetto con la moda, e quindi vale la pena di visitare il negozio di moda Bershka (Corso Vittorio Emanuele) che si è appena rifatto il look con un restyling d’autore firmato OMA. Monoliti rosa, accenti metallici e dettagli techno, nell’ex cinema, lo spazio immersivo fonde il reale con il virtuale per personalizzare l’esperienza di acquisto.

Talenti, Milano

Pochi passi e l’atmosfera cambia: in via Cino del Duca 2, all’interno della quattrocentesca Casa Parravicini, altre due new entry: i tappeti di GT Design e le carte da parati di Spaghetti Wall che divide lo spazio con Ferroluce e Alea. Poco più in là, in un palazzo storico in Corso Monforte 16, apre anche Il Fanale, azienda di illuminazione che qui trova casa in collaborazione con Bross ItaliaMa prima di spostarsi verso via Manzoni, bisogna oltrepassare il portale barocco di Francesco Maria Richini (famoso per il cortile della Ca’ Granda, oggi Università Statale) ed entrare nella nuova piazza del Quadrilatero ricavata all’interno dell’ex Seminario Arcivescovile. Qui, al civico 11 di corso Venezia, l’elegante colonnato ospita, oltre all’hotel Portrait Milano, il nuovo Rumore (in tributo a Raffaella Carrà), american bar dallo spirito glamour con una gigantesca glittering ball al soffitto firmato da Humbert & Poyet e la boutique di Antonia (progetto di Vincenzo De Cotiis). A breve distanza, vicino alla Galleria Vittorio Emanuele c’è anche Kave Home che al 10 di via Santa Margherita si racconta su tre piani organizzati come una casa.

Illulian, Milano
Trattoria del Ciumbia, Milano – photo Paola Pansini

Via Manzoni, cuore della Milano neoclassica, si sta trasformando sempre più in un polo del design con tre importanti aperture. Al civico 11 inaugura Talenti, che festeggia i suoi 20 anni. Su progetto di Ludovica Serafini e Roberto Palomba, lo spazio di oltre 500 mq ha un look neutro idealmente diviso in microambienti, per mostrare al meglio i prodotti. Al 38, Davide Groppi accende la sua luce, e lo fa in grande stile, con oltre 200 mq su due livelli con un layout firmato con lo studio 967arch. Illulian, storico brand di tappeti, ha appena ridisegnato il suo spazio espositivo dandogli l’atmosfera di una galleria d’arte moderna. E Idea Group, specializzato in arredobagno, apre le porte di “Spazio Milano” in via Manzoni 43 per raccontare la stanza del benessere. Dall’arredo alla moda: in via Spiga 42, c’è Marsèll, un punto vendita di 400 mq su due livelli che punta a dialogare con diverse forme d’arte e di cultura e, oltre al reopening di Chanel (via Monte Napoleone 7) c’è lo storico Gucci (al civico 5/7) che ha appena subito un restyling in chiave minimalista con mobili di design e opere d’arte moderna e contemporanea (ci sono anche dei lavori di Lucio Fontana, autentici) in un allestimento che cambierà periodicamente.

Project room, 10 Corso Como, Milano – photo © Alessandro saletta

Con oltre 260 eventi e 193 showroom permanenti, il distretto di Brera continua a crescere. Cominciando da via Fatebenefratelli 9 dove si trova il nuovo il flagship store Delvis Unlimited, brand di arredi tra arte e design. Un altro nuovo arrivo è Studio V-ZUG in piazza San Marco 4 (primo flagship store in Italia del marchio svizzero di elettrodomestici), disegnato da Elisa Ossino.Cambio di scena: in via Fiori Chiari 32, c’è la Trattoria del Ciumbia (wow, tradotto dal milanese) firmata da Dimorestudio, che offre una rivisitazione in chiave contemporanea delle osterie meneghine. Poco distante, al civico 28, Liu Jo Living si è rifatto il look con quinte plissettate per mettere in scena gli arredi. Con due livelli di 260 mq anche Dornbracht, che ha scelto via Palermo 19A per le sue collezioni bagno, promette un’esperienza immersiva. Ultimo nuovo indirizzo top: il ristorante Gloria (via Tivoli 3), eclettico ma con un tocco familiare e accogliente, che richiama i club degli anni Sessanta.

Mirador, Milano

Basta guardare la mappa per capire quanto sia difficile colmare le distanze. Ma per scoprire altre novità della città bisogna spostarsi verso piazza Gae Aulenti. Ed è proprio qui, che c’è una vecchia gloria meneghina, 10 Corso Como sfoggia un nuovo look, frutto del lavoro dell’agenzia interdisciplinare 2050+, fondata da Ippolito Pestellini Laparelli. A due passi, in via Melchiorre Gioia 8, in collaborazione con Italamp, anche Capital Collection apre le porte di gioiAtelier. In zona Stazione Centrale un po’ di relax è d’obbligo e, in via Alfredo Cappellini, 25 il posto giusto è Moebius Sperimentale, un nuovo locale che unisce cocktail bar e osteria gastronomica. Sempre nella parte nord della città, nel quartiere Maciachini, si trova il primo flagship store di Paola Lenti a Milano, 4.000 metri quadrati in un complesso ex industriale trasformato in un’architettura bioecologica. Cambio di quartiere, si va verso Porta Vittoria da FRAGILE, galleria di design storico e contemporaneo, che inaugura il suo nuovo spazio in via Simone D’Orsenigo 27. In via Fontana 16 (zona Cinque Giornate) inaugura anche la galleria BKV Fine Art. Tre piani signorili, con opere che vanno dall’epoca romana al secondo Dopoguerra.

Vertigo, Milano

Ancora un cambio di rotta in via Cappuccio 18 (Cinque Vie, nel cuore antico della città) dove Horm e Karpeta hanno aperto uno showroom condiviso. Dal design all’ospitalità: in via San Calocero 8 (vicino alla stazione di Porta Genova) c’è il locale Sogni, progettato da storagemilano: tre sale ristorante: il “refettorio”, la “veranda” e la “gallery”. E per finire la giornata due terrazze panoramiche: il Mirador dell’hotel 21 House of Stories (via Ascanio Sforza, 7) con uno skybar vista piscina e un ristorante gourmet e Vertigo, all’hotel nhow Milano, (Tortona 35), con pavimento optical e un’incredibile infinity pool.