Czech Radio, Olomouc, Czech Republic - Photo © BoysPlayNice
Czech Radio, Olomouc, Czech Republic - Photo © BoysPlayNice
DATA SHEET

Client: Český rozhlas (Czech Radio)
Skylight: ALUPROF
Glass partitions: LIKO-S
Acoustic walls and ceilings: AVT Group
Curtains: Gerriets CZ
Vinyl: Forbo
Photo credits: BoysPlayNice

Una seconda vita a tutti gli effetti quella della warehouse dell’ex mobilificio Franz Klein, nella città ceca di Olomouc, convertita nella sede di Czech Radio. L’accurato lavoro di recupero da parte dello studio di architettura Atelier 38 ha visto un approccio quasi reverenziale nei confronti del progetto originario di Christoph Glaser, che nel 1911 si era ispirato ai grandi magazzini Gerngross/Herzmansky di Vienna. Raccontano in studio: “Nel corso dei rilievi tecnico-costruttivi, dei lavori di progettazione e durante la realizzazione vera e propria, è stato affascinante scoprire quanto fosse alto il livello tecnico, estetico e artigianale dei nostri predecessori. E quanto più libere fossero le loro azioni più di cento anni fa dalle tante regole di oggi”.

L’intenzione iniziale di eliminare porzioni esistenti per costruirne nuove, e dare spazio a sala di registrazione, studi con sale di controllo in proporzioni e forme ideali per l’acustica spaziale, è stata scartata per motivi finanziari. Una fortuna, probabilmente, perché l’edificio è stato invece potenziato nelle sue caratteristiche strutturali.

Come il telaio monolitico in cemento armato, tipico delle costruzioni austro-ungariche, che abbraccia l’atrio inondato di luce. Un lungo lucernario continuo e con elementi portanti a vista ne filtra i fasci dall’alto sino in fondo, libero ora dal controsoffitto per l’isolamento termico che ne oscurava l’originaria illuminazione naturale, e che fu costruito durante il regime comunista negli anni ’90 perché l’edificio ha svolto anche la funzione di grande magazzino.

L’imponente struttura ha comunque dovuto essere adattata alle esigenze di funzionamento della Radio e agli attuali standard statici, antincendio, termotecnici e sanitari. Atelier 38 ha mantenuto l’integrità e la qualità scultorea dello spazio centrale facendola dialogare con la necessaria tecnologia, che compare volutamente come elemento colorato in uno spazio monocromatico totalmente bianco.

La forma e le proporzioni degli studi (trasmissione, controllo, ecc.) nascono dalla possibilità di integrarsi nella struttura scheletrica esistente, divisa nella massima misura possibile da pareti vetrate in modo da continuare ad interagire con lo spazio centrale dell’atrio. Anche design e materiali utilizzati sono subordinati alle esigenze di acustica spaziale. Prevale ovviamente il colore bianco, come nel resto dell’edificio, con una fascia blu color cielo notturno a simboleggiare l’etere attraverso il quale si diffondono le onde radio.