Il 13 novembre si è conclusa la Dubai Design Week, evento dedicato alla creatività con un programma composto da quasi 180 installazioni, presentazioni di prodotti, dibattiti e incontri su una vasta gamma di argomenti, dal Design nel Metaverso alle bioplastiche. La Dubai Design Week si è sviluppata attorno a un nucleo centrale, quello di Downtown Design, fiera leader in Medio Oriente per il design originale e di alta qualità, che mette in mostra marchi, produttori e designer internazionali e regionali. Un evento che cresce di anno in anno, pieno di dinamismo. Ne abbiamo parlato con Mette Degn-Christensen, direttrice della Dubai Design Week.
Downtown Design è giunto alla sua nona edizione. Come si è evoluto l’evento dai suoi inizi?
Molte cose si sono evolute dalla prima edizione di di Downtown Design, oltre ovviamente alla crescita del suo impatto: il lancio della Dubai Design Week come “festival contentiore” che abbraccia e completa la fiera e poi l’aggiunta di Downtown Editions nel 2018. Dubai e tutta la regione in generale sono un mercato in continua evoluzione e noi cerchiamo sempre di crescere e migliorare: quest’anno siamo entusiasti di aver realizzato l’edizione di Downtown Design di livello più alto fino a oggi; e stiamo già progettando l’edizione 2023.
Quali sono, secondo lei, i punti di forza di Downtown Design? E quali sono le sue caratteristiche più uniche?
La nostra missione principale: essere un luogo di scoperta del più recente design contemporaneo di qualità proveniente da tutto il mondo. Questo viene proposto a un pubblico di addetti ai lavori, che lavorano attivamente a progetti nella regione, così come ai consumatori finali, persone dall’alta capacità di spesa e collezionisti. Con un’attenzione speciale data alle opportunità commerciali per gli espositori e i partecipanti.
La particolarità di Downtown Design è che siamo una “fiera boutique”, di nicchia (e intendiamo continuare a esserlo) e con una curatela precisa, il che significa che la selezione rimane pertinente per il nostro pubblico e per gli espositori in base a contenuti, contesto e obiettivi. In più, essendo essenzialmente una fiera del design, siamo anche un evento culturale e fungiamo da piattaforma per talenti, giovani studi o singoli creativi che qui hanno visibilità e incontrano gli interlocutori giusti per promuovere le loro carriere nel design: ne sono un esempio la maggior parte dei partecipanti alla sezione Downtown Editions, la UAE Designer Exhibition o il programma annuale Tanween di Tashkeel, che ogni anno presenta i propri lavori finali in fiera, oltre ai pop-up creativi che la fiera ospita a ogni edizione.
Quali sono gli aspetti di Downtown Design che attraggono maggiormente il suo pubblico?
Il fatto che qui c’è qualcosa per ognuna delle categorie del nostro pubblico, composto di profili diversi tra loro. In generale, è un momento che offre un’esperienza di scoperta coinvolgente sulle ultime novità della scena del design regionale e globale.
Dubai fa parte della rete delle “città creative” individuate dall’UNESCO. Da dove viene, secondo lei, questa forza creativa?
Il governo sostiene molto l’educazione al design e la creatività per incoraggiare una nuova generazione di designer emergenti, e la Dubai Culture & Arts Authority, nostro partner, sostiene attivamente la crescita del design e delle industrie creative in città. Dubai non si sta evolvendo rapidamente solo dal punto di vista dell’economia, con un boom del settore del design come effetto secondario; è anche, per chi ci vive, un luogo di crescita e di sviluppo. La nomina di Dubai come Città del Design UNESCO e il suo essere una capitale creativa globale sono una dimostrazione di tutto questo.
Avete progetti per il futuro di cui potete già parlare?
Stiamo già gettando le basi per le prossime edizioni, per continuare a sviluppare il livello a cui abbiamo portato Downtown Design e per creare un’esperienza fieristica ancora più avanzata sia per i partecipanti che per i visitatori nel 2023. Seguiteci, perché nei prossimi mesi avremo annunci da fare.
