I pezzi unici e le collezioni limitate di Matteo Di Ciommo sono delle vere e proprie narrazioni che prendono la forma di complemento e accessorio: il lavoro del designer e artista con sede a Milano si concentra sul senso immaginifico e poetico degli oggetti di uso quotidiano. «Le cose possono aprire nuovi orizzonti, raccontare storie e farci capire qualcosa in più sulla vita e il nostro rapporto con il mondo» – racconta Di Ciommo – «Gli oggetti coltivano l’ombra e la loro essenza silenziosa diventando orizzonti di senso».


Specializzato nelle lavorazioni artigianali del legno, le collezioni prodotte da Di Ciommo sono numerose e tutte originali. Frutteti (2023), per esempio, è una serie di 6 pezzi unici in legno di diverse essenze che hanno funzione di porta oggetti ma anche decorazione: la sfida era portare un paesaggio, un orizzonte naturale, dentro uno spazio domestico. Si creano così «nature morte surreali e visioni metafisiche».

Durante la Design week di Milano del 2023, Matteo Di Ciommo ha ospitato nel suggestivo laboratorio-studio Garage Paradiso la mostra di Cabana Mad Gallery (Lisbona). Per l’occasione, ha collaborato con il designer Matteo Pellegrino per creare They, una coppia di coffee table pensata ad hoc per la galleria: con una struttura in legno massello e un ripiano in resina i due pezzi unici mostrano le capacità e l’esperienza di entrambi i progettisti.


Sempre del 2023, la collezione Giambellino: una ricerca ancora in corso sul tema degli specchi. Il risultato è uno specchio in diverse essenze di legno con al centro una porta che nasconde al suo interno un paesaggio inaspettato. Case rampanti (2023) invece è una serie pensata per i cento anni dalla nascita di Italo Calvino e si compone di 20 sculture di alberi-case. Anche in questo caso Di Ciommo ha utilizzato diversi legni a cui è stato abbinato anche il bronzo.

Uno degli ultimi progetti del designer è la creazione di un vero e proprio paesaggio domestico: Untitled (2024) è composto da 190 casette costruite a mano in legno massello, tutte diverse l’una dell’altra. Un vero e proprio paese costituito da case, palazzi e piazze in formato 20×20. Le opere sono state commissionate da un cliente privato e sono destinate ad un allestimento. Al momento Matteo Di Ciommo, oltre agli specchi Giambellino, è impegnato in un’altra collezione ancora in corso d’opera, una serie di contenitori chiamata Chiostri.