Il design oltre il confine

Estetica, forma e funzione nella lente della galleria Functional Art, che si muove nella “terra di mezzo” a metà tra arte e progetto

Functional Art Gallery, Berlin
Functional Art Gallery, Berlin

Inaugurata a Berlino nel 2018 e dedicata al design contemporaneo, l’innovativa Functional Art Gallery nasce dall’incontro di Benoît Wolfrom – background nel mondo dell’immobiliare – e Javier Peres, avvocato che ha aperto a Los Angeles e successivamente a Berlino una galleria d’arte di punta sulla scena internazionale: Peres Projects.

«Veniamo da mondi differenti e visitando le case dei clienti abbiamo osservato che a volte le collezioni d’arte erano abbinate a un design meno intenso. Stavamo già raccogliendo i prototipi e i pezzi unici dei giovani emergenti e abbiamo pensato che fosse il momento giusto per concentrarci sul design da collezione. Così è nata Functional Art Gallery», spiega Wolfrom.

FinnMeier
Finn Meier

Un palcoscenico di nuovi talenti tra cui Finn Meier e BNAG ovvero Oliver-Selim Boualam e Lukas Marstaller che con la loro creatività danno forma alla querelle tra ciò che è arte e ciò che rientra invece nella sfera del design. Oggetti e arredi in cui scompare il sottile confine tra forma e funzione, percezione e intenzione, estetica e scopo, lasciando aperta l’immaginazione.

 

OrtaMiklos
OrtaMiklos

Le opere presentate racchiudono la creatività di menti giovani e visionarie come OrtaMiklos, duo composto dal francese Leo Orta e dal danese Victor Miklos Andersen, entrambi classe 1993 e diplomati alla Design Academy Eindhoven. Ispirati agli arredi di Franz West e all’alchimia decorativa anni Ottanta del gruppo italiano Memphis, i loro lavori svelano una profonda narrativa nella giocosità cromatica e formale.

Ne è un esempio l’installazione Roman Decadence presentata a Design Miami/, evocazione dei dipinti di Thomas Couture risalenti al 1847. Il risultato è una collezione di mobili surrealisti, scultorei e stravaganti. Un lavoro che rientra in ciò che gli stessi creativi definiscono “ignorant design”, ovvero un processo che esplora confini e mondi estetici sconosciuti attraverso sagome tradizionali.

Greem Jeong
Greem Jeong

Colori pop avvolgono invece una morfologia tubolare che disegna tridimensionalmente lo spazio e sembra snodarsi all’infinito: nasce così la collezione Mono ideata dall’artista coreano Greem Jeong, classe 1993, diplomato all’ESAD di Reims. Mobili realizzati con uno dei suoi materiali prediletti – il silicone – che il designer ama utilizzare per plasmare le sue opere d’arte funzionali.

Anna Aagaard Jensen

Si presentano in una veste total pink le creazioni di Anna Aagaard Jensen, classe 1991, una delle emergenti della scuderia di Eindhoven: la sua serie Lady, composta da dieci gigantesche sedute scultoree, è un autentico inno al femmineo e un manifesto politico di genere. Con un monito all’uomo: vietato accomodarsi all’interno.

Allestimento della mostra “The (Functional) Art of This Century”, Functional Art Gallery, Berlino

Ed è un altro allievo della Design Academy olandese a dar vita a un’idea inedita: il francese Théophile Blandet, ventinove anni e un approccio alla materia decisamente controcorrente, plasma i suoi arredi con materiali che in futuro non esisteranno più, tra cui la plastica industriale «che Théophile tratta come se fosse l’avorio del futuro», raccontano i galleristi. «Perché la sua mente è già proiettata nel 2050…».