DATA SHEET
Architecture & Interior design: K-Studio
Lighting design: IFI Group, Kafkas
Windows, door frames, ironmongery: Alumil
Furnishings: on design; Almeco, Moda Bagno, Mpouras
Kitchens: Inox Hand, Visvardis
Fabrics: Ioannis and Kostantinos Oikonomou, Revelos Home
Photo credits: Claus Brechenmacher & Reiner Baumann
“L’architettura è stabilire relazioni in movimento con le materie prime”, diceva Les Corbusier, padre della corrente brutalista. Il lussuoso Dexamenes Seaside Hotel ne è la prova vivente con la rudezza del suo cemento a vista, i volumi accentuati, i materiali grezzi che modellano lo spazio. Un complesso industriale di cruda bellezza e grande vigore espressivo risalente ai primi del ‘900, costruito sul mare che bagna Koruouta, in Grecia, per custodire depositi di vino e caricare direttamente le navi prima di salpare.
Ora destinato a raffinata e peculiare struttura ricettiva, Dexamenes (in greco, serbatoi) è stato abilmente convertito da K-Studio con interventi eleganti, trasformando l’austera funzionalità in luogo di calma, comfort e relax. L’insieme di nuovi elementi costruttivi – cemento, acciaio, legno e vetro ingegnerizzato – assicura la non prevaricazione sull’esistente, lasciandolo relativamente intatto e mantenendone la forte presenza.
Alla reception si accede calpestando una lastra di cemento: se si arriva di sera, il bagliore della tettoia in compensato lamellare è un caloroso benvenuto; se invece si arriva di giorno, il fresco dell’ombra crea una tregua dal calore del sole.
Le camere, ognuna con bagno privato e patio ombreggiato, sono ricavate dai due blocchi in cemento che dominano il sito, originariamente divisi ciascuno longitudinalmente in 2 file di 10 vasche di stoccaggio del vino. Lo spazio tra questi blocchi, un tempo discarica industriale, è stato trasformato in cortile con un giardino in cui regna la tranquillità.
E una piscina poco profonda separa le 2 file di stanze, riflettendo la luce e fornendo una fresca brezza nei pomeriggi caldi. Qui, gli imponenti cilindri in acciaio che regalano all’hotel il suo caratteristico logo, sono stati rigorosamente conservati e si ergono nell’acqua insieme a spesse lastre in cemento che fungono da passerella.
Nelle sale-cisterna del cortile, invece, sono state conservati i tombini, le tubazioni su ogni vasca e le superfici murarie interne. E anche alcuni elementi in pietra sono stati trasformati per ricavare una sala da pranzo interna. Mattoni di recupero rivestono poi i pavimenti e il terrazzo, mentre i tetti a falde sono stati ristrutturati con piastrelle di ceramica su misura realizzate localmente e lavorate per fondersi con le originali.
Il dialogo con la spiaggia e il mare è fluido e aperto, con un’ampia passerella rialzata sulla sabbia che scende a riva, una cucina outdoor e un tavolo da pranzo comune per degustazioni di vini e laboratori di cucina, e una terrazza esterna dove gli ospiti possono gustare piatti preparati con ingredienti locali durante tutta la giornata.