DATA SHEET

Owner: China Resources Property Limited
Developer: China Resources Property Limited
Main Contractor: CR Construction Company Limited
Hotel operator: Starwood Hotels
Architecture: Dennis Lau & Ng Chun Man Architects & Engineers (H.K.)
Interior design: Andre Fu Studio
Lighting design: Tino Kwan Lighting Consultants
Landscape design: Uconia Company Limited
Furnishings: Decca, Heartily, Winmost
Kitchens: Poggenpophl (P.Suite & Delexe Suite)
Lighting: Ricardo Lighting
Bathrooms: Arnhold
Walls: Arnhold (feature fire plate wall)
Curtains: Richie
Fabrics: Richie, Coltex, Master Recourse, Altfield, Zu Design, Vervanda, Spring Collection, Cetec
Photo credits: Courtesy of St Regis Hong Kong

È forse il progetto più ambizioso di AndréFu fino ad oggi. Il St. Regis di Hong Kong è prima di tutto un’esperienza suggestiva e coinvolgente che il progettista invita a vivere, a partire dal luogo in cui l’hotel si inserisce perché indissolubilmente connesso ai suoi interni. L’edificio di 27 piani svetta sul lungomare di Hong Kong a Wan Chai, uno dei quartieri più antichi della città, attraversato ancora dai tram e popolato dai tradizionali banchi dei pegni, dalla vecchia stazione di polizia e dal mercato in stile Bauhaus.

Tutti stilemi che Fu ha abilmente incorporato nel design di interni. I riferimenti multiculturali che arrivano da un’infanzia vissuta a Hong Kong e l’educazione avuta in Inghilterra segnano già la sua cifra stilistica, ma qui, Fu fonde gli elementi d’epoca del primo hotel St. Regis, costruito nel 1904 a New York da John Jacob Astor IV, con i suoi ricordi d’infanzia. «Volevo andare oltre il concetto stereotipato di lanterne e templi e attingere ai miei ricordi della città – racconta –».

Nell’hotel, il senso delle dimensioni di New York dialoga con la storia di Hong Kong, creando un rifugio dalla frenesia urbana. L’effetto grandeur è lampante. A cominciare dalla ‘porte cochere’ di 580 mq, l’ampio porticato di accesso che conduce all’atrio, dove le pareti rivestite in pietra di 8 metri si integrano con il banco della reception in marmo e le porte sovradimensionate rivestite in bronzo alte quattro metri di Solomon e Wu, il tutto ammorbidito dal bagliore delle opulenti lampade e applique ispirate a quelle a gas del XIX secolo della vecchia Hong Kong. I richiami architettonici storici e coloniali sono forti, ma sempre contrapposti a forme e nuance moderne.

St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
previous arrow
next arrow
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
previous arrow
next arrow

Il ristorante cinese, ad esempio, è strutturato come un tradizionale padiglione del tè cinese, in rovere tinto chiaro con dettagli ad incastro e una tavolozza di grigi e marroni con accenti di lacca rosso cinabro. Nella Great Room, la principale area pubblica dell’hotel, due banchi reception in marmo argento sono sormontati dall’imponente lampadario The Skyline – omaggio a quello cittadino – progettato da Fu appositamente per lo spazio dalla collezione TAC/TILE disegnata per Lasvit. Ed anche nella terrazza le sfumature culturali si fondono sottilmente grazie ad un elemento tradizionale dei giardini cinesi alto 2,5 m – un cancello in pietra -, piante di bambù e l’uso di arte topiaria ornamentale.

Le camere, solo 129 comprese quattordici suite deluxe, due suite premium e una suite presidenziale, sono luoghi che privilegiano lo spazio e il comfort dove André Fu pone ancora una volta vis à vis classico e moderno.

St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
St Regis, Hong Kong
previous arrow
next arrow