Per una settimana i fari mondiali del design saranno puntati su Milano. 5Vie si inserisce tra i distretti più interessanti e attrattivi della Milano Design Week e Palazzo Litta, Corso Magenta 24, rappresenta uno dei luoghi da non perdere della kermesse.
Lo storico edificio presenta la mostra curata da MoscaPartners intitolata The Litta Variations / Opus 5. L’iniziativa conta ventidue espositori con oltre sessantacinque designer del panorama internazionale: un totale di undici Paesi da tutto il mondo animeranno gli spazi del Palazzo.

I visitatori incontreranno le installazioni sin dal Cortile d’Onore, dove a recitare un ruolo da protagonista c’è Echo, misterioso oggetto creato dallo studio cileno Pezo von Ellrichshausen che ispira una sensibile aderenza tra l’interno e l’ambientazione esterna.
Si tratta di una struttura conica completamente specchiata che riflette all’esterno il colonnato barocco svelando a chi entra una porzione di cielo. Echo è stata concepita come un’opera permanente, destinata a perdurare nel tempo.

La visita continua nel Teatro Litta, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, sotto il marchio Design Switzerland, presenta una selezione di undici giovani studenti. Il brand brasiliano Sollos presenzia a Palazzo Litta per la seconda volta proponendo nel foyes Good News from Brasil, mentre Ecole Camondo con Teatro del giorno, 6 giorni, 6 temi trasforma la Copper Room in un set in azione tra corte e giardino.

Tra le diverse installazioni ospitate a Palazzo Litta, spiccano Walk out the dooor dello studio Calvi Brambilla per Dooor, e Artmining Milano 2019, un progetto volto alla promozione internazionale degli artisti coreani: 26 creativi esporranno in un unico contesto opere di arte contemporanea, artigianato e design dalla Corea.

Molte aziende di arredo di alta gamma prendono parte all’evento, come Flos a cui è stata affidata l’illuminazione degli spazi esterni e dell’installazione Echo e B&B Italia che ha fornito una serie di ventidue panche PAB in rovere chiaro spazzolato, mentre le sedute in pietra portano la firma di Salvatori.
