Tecno rileva la maggioranza di Zanotta

Una contaminazione di generi, tra working place e home living, definisce l’ultima, nuova acquisizione che rinvigorisce il panorama dell’arredo Made in Italy. Tecno ha infatti acquisito la maggioranza di Zanotta, pari all’80%.
Operazione – presentata ufficialmente martedì negli spazi della Fondazione Feltrinelli – che permetterà ai due brand di entrare più facilmente nel mondo del progetto e dell’ospitalità a 360°, potendo ora far leva sulle reciproche specificità progettuali.

«È stata un’operazione imprenditoriale più che finanziaria» hanno tenuto a sottolineare i due protagonisti della scena, Giuliano Mosconi, Presidente e AD di Tecno, ed Eleonora Zanotta, presidente di Zanotta, in cui «la presenza della famiglia è fondamentale», come fu per Tecno quando Mosconi ne rilevò nel 2010 la maggioranza dalla famiglia Borsani, tuttora presente in società.
«Un aspetto di follia e di romanticismo, verso una realtà come tante in Italia che ha mantenuto un’anima importante» ha spinto Mosconi in questo investimento, che può garantire alla Zanotta una crescita nei mercati grazie alla forte presenza internazionale di Tecno – che conta sei filiali estere che «da oggi saranno anche casa di Zanotta».

E i numeri sono dalla loro parte: Tecno ha registrato nell’ultimo quinquennio una costante crescita e chiude il 2016 a 32 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2015. Zanotta si presenta al nuovo gruppo con ricavi di 60 milioni di euro nel 2017 e previsioni di crescita futura del 20% annuo.

Ben separate saranno però le identità delle due aziende, dove la complementarietà di prodotto diventerà un plus nell’ambito progettuale; altrettanto distinte, le rispettive reti commerciali.
«Occorrerà lavorare ora sulla forza vendita – conclude Mosconi – e rassicurare i nostri clienti che questa è unicamente un’operazione di crescita, dove l’anima delle due aziende non sarà intaccata».