Pedrali, il segreto del successo

Per Monica Pedrali, la risorsa principale è il capitale umano e la sfida per il futuro sarà trasmettere alle nuove generazioni quel saper fare che ha reso grande l’Italia nel mondo nel settore dell’arredo

Monica Pedrali - Photo © DSL Studio
Monica Pedrali - Photo © DSL Studio

Come ha influito la situazione economica generale sull’andamento della vostra attività nel 2023/2024?
Nel 2023 abbiamo raggiunto un fatturato di 122 milioni di euro, il più alto di sempre. Ne siamo molto contenti dal momento che uscivamo da un anno, il 2022, che portava comunque un incremento del 22% rispetto al 2019, quindi l’ulteriore crescita non era scontata. I risultati raggiunti sono frutto di investimenti che non si sono fermati nemmeno negli ultimi tre anni, particolarmente complessi a causa della pandemia e caratterizzati da grandi cambiamenti. Abbiamo presentano nuovi prodotti e continuato ad investire nell’ampliamento della fabbrica, inteso non solo sul piano dell’implementazione dei macchinari e delle tecnologie, ma anche relativamente alle persone, introducendo negli ultimi cinque anni 50 risorse. E abbiamo continuato ad investire in sostenibilità, elemento fondamentale e imprescindibile della nostra filosofia aziendale. Nel 2023 abbiamo inoltre ottenuto la certificazione UNI ISO 45001:2018 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Pedrali Headquarters, Mornico al Serio, Italy - Photo © Ottavio Tomasini
Pedrali Headquarters, Mornico al Serio, Italy – Photo © Ottavio Tomasini

Lo scorso anno abbiamo celebrato i 60 anni dell’azienda attraverso Pedrali Pavilion, disegnato da Michele De Lucchi, che ha ospitato la mostra “Pedrali 60, we design a better future”. Ora è prevista un’evoluzione del progetto, che diventerà luogo di incontro per le persone, un hub dove la fabbrica si incontra con i designer, gli architetti e gli studenti. Siamo quindi ottimisti, perché in un momento di grandi cambiamenti, la qualità diffusa è un valore sempre più ricercato. La scorsa settimana abbiamo inoltre festeggiato 20 anni da quando è stata aperta la fabbrica in Friuli e proprio in quell’occasione abbiamo ripercorso insieme i traguardi raggiunti: siamo passati da 24 milioni di fatturato a 122 milioni, da 120 dipendenti a 350 dipendenti e tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di tante persone, sempre più preparate, con competenze sempre più alte e diversificate.

Pedrali Headquarters, Mornico al Serio, Italy - Photo © Ottavio Tomasini
Pedrali Headquarters, Mornico al Serio, Italy – Photo © Ottavio Tomasini

Grandi successi che tra l’altro testimoniano anche una vostra attenzione, da un lato, a differenziare la produzione – mi riferisco all’apertura della fabbrica dedicata alla lavorazione del legno in Friuli – e anche a credere nel Made in Italy, un metodo che riconosce e valorizza le competenze artigianali.
I prodotti Pedrali durano nel tempo e sono venduti in tutto il mondo. Tutto questo è stato possibile grazie ad investimenti mirati all’industria e tecnologici, all’expertise delle persone, al fine di preservare il Made in Italy, fatto di mix tra ingegno, automazione, e artigianalità. Esistono infatti ancora tante lavorazioni manuali all’interno della produzione per quanto riguarda il legno, la tappezzeria, i prodotti intrecciati a mano, per esempio. Siamo convinti che la sfida per il futuro sia quella di continuare a investire in Italia, in una fabbrica interconnessa, in macchinari all’avanguardia, ma con il supporto dell’artigianalità, del saper fare delle persone. È proprio la sfida per il futuro: trasmettere tutto questo alle nuove generazioni.

Pedrali, Reparto Saldatura – Photo © DSL Studio
Pedrali, Reparto Saldatura – Photo © DSL Studio

Quanto è stato importante per voi mantenere un livello alto nell’ambito dell’innovazione tecnologica?
L’Italia è rinomata per le sue eccellenti soluzioni tecnologiche, qualcosa in cui noi abbiamo costantemente investito, specialmente nel potenziamento dei nostri impianti produttivi. La nostra prassi non si limita ad integrare sistemi innovativi, bensì ad adattarli per rispondere alle nostre esigenze. Penso che la sfida principale per mantenere un livello alto, per una realtà come Pedrali che ha deciso di mantenere la produzione “100% Made in Italy” e di investire continuamente in tecnologie all’avanguardia, sia stata quella di produrre tutto internamente nelle due fabbriche a Mornico al Serio (Bergamo) e a Manzano (Udine). Questo include investimenti significativi nell’innovazione dei processi, facilitando l’adozione di un modello di produzione snella e tempestiva, basata sul principio del “just in time”, evitando lo stoccaggio di prodotti in magazzino. In un’epoca in cui l’uso parsimonioso dell’energia e la prevenzione dello spreco di risorse sono priorità, questo approccio è più importante che mai. Il nostro obiettivo è produrre solo ciò che è strettamente necessario, una strategia che si è rivelata vincente. L’importanza di rispondere a specifiche richieste è ulteriormente intensificata in un momento in cui i progettisti chiedono sempre più spesso prodotti su misura. Grazie alla nostra organizzazione efficiente, siamo in grado di produrre su commessa, ma su scala industriale, garantendo allo stesso tempo brevi tempi di consegna.

Pedrali, Reparto taglio tessuti – Photo © DSL Studio
Pedrali, Reparto Verniciatura – Photo © DSL Studio

Possiamo chiudere dicendo cosa possiamo aspettare dal prossimo Salone, ormai imminente?
Partecipiamo al Salone del Mobile.Milano da 35 anni. Non abbiamo mai mancato un appuntamento. Crediamo fermamente nel valore delle fiere, e questa in Italia rappresenta la nostra partecipazione più significativa. L’anno scorso abbiamo ripreso a pieno ritmo, partecipando a più di dieci fiere, mentre quest’anno abbiamo già partecipato a tre appuntamenti nei quali si respiravano sensazioni positive. Il Salone del Mobile si conferma comunque l’incontro internazionale più rilevante per il nostro settore, un’occasione fondamentale e unica per incontri e confronti. È lì che mostriamo le nostre novità di prodotto. Quest’anno non farà eccezione: presenteremo dieci nuove collezioni. Queste includono una nuova collezione di sedie per interni, una sedia e una poltrona per esterni, e degli ampliamenti alle nostre collezioni ormai iconiche. Un esempio è la poltrona Héra, che si arricchisce con una nuova versione con seduta impagliata. Questa poltrona in frassino o noce americano (la versione in frassino realizzata con legno certificato FSC®C114358), presenta una seduta intrecciata in corda di cellulosa, fatta a mano. Questo modello richiama le sedie impagliate degli anni ‘70-‘80, che rispettano l’estetica semplice e scandinava. Introdotta tre anni fa, questa nuova versione è un prodotto molto informale, adatto per case vacanze, ambienti inseriti nella natura e nella campagna, e rappresenta una versione ancor più tradizionale.

Héra by Pedrali, design Patric Jouin
Héra by Pedrali, design Patric Jouin