Nice headquarters, Limeira, Brazil - Photo © Duccio Malagamba
Nice headquarters, Limeira, Brazil - Photo © Duccio Malagamba
DATA SHEET

Owner: Nice
Architecture: Mario Cucinella Architects
Landscape design: Balmori Associates
Structural engineering & MEP: MF Minerbo Fuchs Engenharia
Photo credits: Duccio Malagamba

Un modello di business sostenibile che incrementi l’efficienza e la qualità produttiva, con nuove tecnologie pensate per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre l’impatto ambientale. Sono i principi dell’Industria 4.0 dettati per un approccio al futuro virtuoso. Una strada sulla quale Nice, azienda globale nel settore dell’Home & Building Management e Security, sta viaggiando spingendo l’acceleratore.

Lo racconta il suo nuovo headquarter brasiliano di Limeira, vicino San Paolo (ben 20.000mq), che è anche uno dei centri internazionali di Ricerca & Sviluppo del Gruppo, e la sua architettura. Il progetto di Mario Cucinella Architects ribalta l’idea di spazio produttivo, passando da un’immagine di struttura chiusa e compatta a un concetto aperto e permeabile, capace di creare un dialogo con la comunità e l’ambiente circostante.

La relazione simbiotica tra spazio costruito e natura comincia reinterpretando elementi architettonici brasiliani tradizionali, per arrivare a ridurre il consumo di energia attraverso l’impiego di minori misure attive a favore di quelle passive, che sfruttano le favorevoli condizioni climatiche. Con grande beneficio dei livelli di comfort degli utenti.

Il tetto, ad esempio, si ispira alla forma di una foglia tropicale appoggiata delicatamente sui pilastri leggeri e, contemporaneamente, è il più importante dispositivo passivo ambientale dell’edificio. Offre protezione dalla radiazione solare diretta durante i mesi più caldi dell’anno e consente a tutti gli spazi di essere sufficientemente illuminati da una luce diffusa. La copertura si trasforma anche in un ‘canon lumière’ che indirizza la luce naturale in un grande ambiente, migliorando la qualità abitativa e instaurando un contatto diretto con l’esterno.

Elementi apribili permettono all’intero edificio di godere di ventilazione naturale per due terzi dell’anno. E spazi di transizione (semi-outdoor) regolano il microclima tra esterno e interno e zone ombreggiate. Persino nell’area produttiva, grazie alla combinazione tra massa termica e ventilazione naturale, non è necessario riscaldamento o raffreddamento.

In pratica, l’edificio è potenzialmente in grado di funzionare senza il supporto della rete elettrica in alcuni periodi dell’anno. In linea con la politica energetica globale adottata da Nice che, partendo da una mappatura della propria impronta carbonica effettuata nel 2021, si pone l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dal consumo di energia entro il 2025. E di arrivare a zero emissioni di carbonio entro il 2030. Coerente con gli obiettivi internazionali per il contenimento del riscaldamento globale al di sotto dei 2°C.