Come sempre in questo momento dell’anno è arrivato da una delle più influenti istituzioni che si occupano di colore l’indicazione della tinta del 2024: un rosa pesca. E se avessimo voglia di qualcosa di più vibrante e coraggioso?
Per rimanere nel tema della frutta, abbiamo scelto le due sfumature dei kiwi. Più acide del rosa e per questo più frizzanti. Da abbinare, per creare un equilibrio, a un viola/prugna non possa bilanciare. Un mix perfetto che supera le più “rosee” aspettative dell’altro frutto. Noi lo abbiamo usato così: un tot di giallo caldo e solare, vari verdi – più o meno aspri a seconda delle necessità – impiegati a piene mani come fondo. E accenti di colore a contrasto.
I protagonisti che abbiamo scelto sono pezzi storici e creazioni contemporanee, tutti contraddistinti da un look geometrico ma mai serioso. Anzi, piuttosto il contrario. Scherzoso e leggero, senza dimenticare la funzionalità. A dimostrazione che il design può essere una delle forme della felicità.
Qualità Gold: per il nostro fondo, un moiré della collezione Amoir libre di Dedar dona un tocco di luce all’insieme.
Una texture geometrica per esprime una bellezza precisa e armoniosa attraverso forme regolari e simmetriche, la carta da parati Tallinn di Jupiter 10 porta una punta di nero che mette insieme le altre sfumature.
Ombre leggere, sfumature per aggiungere profondità: la wallpaper Anyway creata da Pietro Gaeta per N.O.W. Edizioni dà di ampiezza alla composizione.
A proposito di frutta: Stellar Grape è una serie di lampade creata dal designer Sebastian Herkner e prodotta da Pulpo, dove i globi diffusori, in vetro soffiato e lavorato, sembrano gli acini di un grappolo d’uva.
Per l’illuminazione un delicato richiamo alla campagna grazie a Pantop di Verpan, disegnata da Verner Panton nel 1980, con il suo paralume a “campanula”, ampiamente svasato, montato con l’apertura rivolta verso il basso.
Il tavolo Townhouse Green, realizzato per SoShiro da Interni Design Studio, si presenta come uno scultoreo punto focale per qualsiasi sala da pranzo anche per quelle dalle tinte forti come la nostra.
Realizzata in alluminio verniciato di colore giallo, la lampada Ruspa di Gae Aulenti per Martinelli Luce (qui nella versione a quattro bracci articolati sulla base), è il tocco pop e colto che non poteva mancare.
Ironia e funzione: lo sgabello Bold di Moustache, disegnato da Big Game, rivisita in chiave soft la tradizione dei mobili in tubolare d’acciaio, dove struttura e imbottitura sono tutt’uno.
Per dare dinamismo a una parete, statica e immutabile, un paravento crea sempre nuove prospettive. Diva di Arflex che coordina una scena complessa con i tre pannelli rivestiti in tessuto.
Una “scodella” resa ancora più accogliente dalla presenza di due morbidi cuscinetti circolari. È la poltrona Bowl di Lina Bo Bardi, prodotta da Arper, dove la seduta imbottita è astutamente non ancorata alla struttura, per regalare la libertà di orientarla a piacimento.
L’elefante progettato nel 1945 da Charles e Ray Eames (oggi prodotto da Vitra con il nome di Eames Elephant) inizialmente era realizzato in legno multistrato. Oggi è disponibile in plastica in una varietà di colori tra cui questa punta di verde, denso e vegetale.