Arlecchino e Fornasetti: un luogo, un’idea, una mostra

A Milano, il foyer di un cinema – nato nel 1948 con decori realizzati da Fornasetti, freschi di restauro – ospita una mostra con opere del grande artista/designer

“Fornasetti servitore di Arlecchino” – Photo @ Simone Corti
“Fornasetti servitore di Arlecchino” – Photo @ Simone Corti

Milanese, pittore, scultore, decoratore d’interni, stampatore di libri d’arte e creatore di oltre tredicimila oggetti, a fine anni ’40 Piero Fornasetti (1913-1988) riceveva l’incarico di realizzare la decorazione del Cinema Arlecchino, maschera da lui molto amata. Il cinema esiste ancora, oggi gestito da Cineteca Milano, e fino al 29 febbraio nel foyer ospita la mostra Fornasetti servitore di Arlecchino (da martedì a domenica dalle 14.30 alle 21.00, ingresso libero).

Piero Fornasetti al lavoro sui pannelli per il Cinema Arlecchino di Milano

Fondata da Luigi Comencini e Alberto Lattuada nel 1947 per custodire e promuovere il cinema nel capoluogo lombardo, Cineteca Milano si propone come polo di interscambio tra linguaggio artistico e cinematografico. Il Cinema Arlecchino invece è nato nel 1948: riconosciuto oggi come Locale Storico, il locale porta la firma degli architetti Roberto Menghi e Mario Righini. Per i decori, oltre a Fornasetti, era stato chiamato anche Lucio Fontana.

La mostra si articola attorno a La scuola degli Arlecchini, una serie di pannelli in legno smaltati e decorati a inchiostro datati 1948 appositamente realizzati per il foyer della sala cinematografica e recentemente restaurati sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano.

Photo © Simone Corti
Photo © Simone Corti

Lo spunto creativo determinante per Fornasetti fu la commedia goldoniana portata in scena da Giorgio Strehler nel 1947, che consacrò la maschera come uno dei personaggi più caratteristici della scena teatrale italiana nel mondo: quell’Arlecchino servitore di due padroni di cui la mostra, con ironia, copia il titolo.

Copertina per “Lettura per famiglie”, 1949
Paravento “Arlecchini”, anni ’50

Nel corso degli anni Fornasetti si dedicò allo studio di questa maschera, carica di irriverenza proprio come lo stesso spirito fornasettiano, cercando spunti creativi nelle più svariate forme d’arte. Nelle sue opere si colgono influenze derivanti da grandi pittori come Paul Cézanne e Joan Miró che fecero dell’Arlecchino uno dei soggetti prediletti, con accenni agli arlecchini di Pablo Picasso ritratti in pose statiche e pensanti nel loro caratteristico costume a losanghe; ma anche dai personaggi dei balletti russi di Djagilev per i quali Piero nutriva una particolare fascinazione.

Photo © Simone Corti

Le numerose opere esposte in mostra (oggetti, disegni, grafica) risalgono al periodo compreso tra gli anni ’40 e ’50 e sono tutte provenienti dall’archivio storico Fornasetti. Da sempre attivo promotore nel mondo delle arti e della cultura, con questa iniziativa Fornasetti entra in dialogo con Cineteca Milano per restituire alla città un luogo importante – ma quasi sconosciuto – nel suo panorama culturale e nella sua storia.