Una serie di incontri, installazioni ed eventi diffusi nella città di Como e nel territorio circostante, alla riscoperta di luoghi storici, inediti o dimenticati. Da cinque edizioni il Lake Como Design Festival parte da queste basi per sviluppare temi culturali capaci di creare un dialogo originale tra storia, architettura, design e arte. Inoltrarsi anche, perché no, nell’esplorazione di mondi non convenzionali.
Naturalis Historia, titolo della manifestazione di quest’anno (dal 16 al 24 settembre), si inserisce perfettamente in questa linea di pensiero prendendo in prestito il nome dell’opera di Plinio il Vecchio, che proprio a Como ha visto i natali nel 23 d.C. L’anno delle celebrazioni per il bimillenario dello scrittore naturalista diventa dunque l’occasione per sottolineare lo sguardo multidisciplinare del festival. E, nello specifico, lo stretto rapporto tra le arti e la natura indagando il mondo animale e vegetale.
«Il programma del Lake Como Design Festival è, fin dalla sua prima edizione, articolato e vario», racconta Lorenzo Butti, ideatore e direttore artistico della manifestazione. «Il design non è la sola espressione creativa a cui facciamo riferimento; anzi, uno dei nostri obiettivi è proprio quello di guardare ai temi che ogni anno guidano il festival attraverso le più diverse espressioni artistiche».
Due mostre in centro città, in collaborazione con Arte Applicata, gettano il seme più profondo. Between Art and Nature. Photographs from the collection of Fondazione Sozzani, a cura di Maddalena Scarzella, ritrae la natura attraverso l’obiettivo di alcuni tra i più grandi fotografi della storia. Nell’ex Convento Orsoline San Carlo, per la prima volta aperto al pubblico, 80 scatti di 20 fotografi provenienti dalla collezione permanente della Fondazione Sozzani di Milano sono un grande tributo a flora e fauna.
Dagli impeccabili still-life di Kenro Izu (1949) e Tom Baril (1952) ai mondi idilliaci di Annelies Štrba (1947), dalla meticolosa documentazione etnografica di Edward Sheriff Curtis (1868-1952) agli stormi di Masahisa Fukase (1934-2012).
The Other Animals offre, invece, un focus sulla zoologia nell’arte e nel design. Ospitata presso il Palazzo del Broletto e curata da Lorenzo Butti e Massimiliano Mondelli, presidente dell’Accademia Pliniana, in collaborazione con un board di selezionatori di differenti ambiti, la mostra rende omaggio alla fascinazione innata dell’uomo verso «la varietà e il gioco della Natura». Tra gli artisti, Andrea Branzi, Mario De Biasi, Michele De Lucchi, Aldo Londi, Formafantasma, Enzo Mari, Steve McCurry, Ico Parisi, Ettore Sottsass.
I vari appuntamenti del festival comprendono anche Back to Nature, a Villa Olmo, una selezione di opere, progetti, oggetti e complementi d’arredo di ispirazione naturale; Contemporary Design Selection, a Villa Salazar, open call per designer indipendenti, editori e gallerie realizzata sempre in collaborazione con Catawiki e curata da Giovanna Massoni. E un ciclo di talk serali curati da Armando Besio. Il programma completo su lakecomodesignfestival.com