Noto soprattutto per i suoi “tagli di edifici”, Gordon Matta-Clark, oggi universalmente riconosciuto come una delle figure più influenti e carismatiche del ventesimo secolo, ha curato meticolosamente incisioni in strutture abbandonate prossime alla demolizione, dalle case nel New Jersey e nella periferia di New York (Splitting, 1974, Bingo, 1974) fino alla centralissima Parigi (Conical Intersect, 1975), e case commerciali (Office Baroque, 1977), così come strutture industriali (Day’s End, 1975).
Matta-Clark (New York 1943 – New York 1978) ha studiato architettura alla Cornell University, laureandosi nel 1969. Nello stesso anno, ha incontrato Dennis Oppenheim, che ha contribuito a realizzare il taglio nel ghiaccio di Beebe Lake (Ice Cut, 1969). È stato un momento decisivo per l’inizio della sua pratica artistica. Il taglio diventa infatti una metafora, una critica e protesta contemporanea della cultura, non solo architettonica, e della società. Delle sue incursioni non rimane nulla, in quanto la distruzione degli oggetti architettonici porta con sé l’azione dell’artista. La temporalità circoscritta dell’azione performativa si combina con il carattere effimero dell’intervento nello spazio. I frammenti che restano e si trasformano in sculture e installazioni diventano fondamentali, insieme alla documentazione di queste operazioni, realizzata attraverso fotografie e video. La mostra mostra “Gordon Matta-Clark. Contemporary is Tomorrow”, allestita fino all’8 giugno da Montrasio Arte a Milano, e curata da Alberto Salvadori e Azalea Seratoni, presenta una serie di opere oltre ai documenti, e fornisce uno sguardo esaustivo sull’opera dell’artista americano concentrandosi su alcuni momenti della sua attività artistica: i soggiorni a Milano e Genova degli anni 1973-1975 e il suo rapporto con il collezionismo italiano ed europeo.
Jessamyn Fiore, curatrice d’arte e scrittrice, co-direttrice dell’Estate di Gordon Matta Clark, dialogherà con Alberto Salvadori, il direttore dell’ICA Milano, sulle esperienze milanesi dell’artista, alla Fondazione Luigi Rovati, Milano, venerdì 12 aprile 2024, alle 18:30.