Secondo il sociologo Edgar Morin, “si ha complessità quando sono inseparabili i differenti elementi che costituiscono un tutto (come l’economico, il politico, il sociologico, lo psicologico, l’affettivo, il mitologico) e quando vi è tessuto interdipendente, interattivo e inter-retroattivo tra l’oggetto di conoscenza e il suo contesto, le parti e il tutto, il tutto e le parti, le parti tra di loro. La complessità è, perciò, il legame tra l’unità e la molteplicità”. Una teoria della complessità che si presta come metafora di un progetto di architettura o di rigenerazione urbana e paesaggistica – e non a caso Mario Cucinella riprende proprio questo concetto nell’intervista che qui pubblichiamo – o che si addice alla conformazione del paesaggio naturale e urbano italiano, alle sue stratificazioni storiche e architettoniche.
In questa edizione Spring Summer 2023 del Wonder Book, l’Italia con le sue potenzialità è uno dei temi portanti, dal lavoro di Mario Cucinella Architects e di CaberlonCaroppi ai contributi dei nostri ospiti nella pagina White Box, Carlo Masseroli di Nhood, Cristina Paini di LHM e Giovanni de Niederhausern di Pininfarina Architecture. Dai progetti di rigenerazione e ridisegno nella provincia veneta e nell’area di Milano a quelli ex novo nella provincia toscana.
Restando nella scia della teoria della complessità, tutti i progetti selezionati, in contesti italiani o internazionali, mostrano nelle diverse tipologie, negli approcci progettuali o negli stili di vita immaginati una visione multidimensionale ed eterogenea della realtà, intrecciando insieme una pluralità di elementi interconnessi.
Buona lettura
