Novembre: MetaBohème

Nero dandy, blu onirico, verde assenzio. Citazioni orientali ma rarefatte. È il living immaginario proposto dal nostro moodboard di novembre (il primo di una serie, a cadenza mensile): un gioco grafico che raccoglie e reinterpreta forme, materiali e colori dei prodotti della nuova stagione. Un racconto di stile che diventa ispirazione in modo ironico, elegante e leggero

MetaBohème
MetaBohème

La MetaBohème non ha nulla a che vedere con la “gelida manina” di Mimì, la fioraia di pucciniana memoria (anche se visto il caro bollette che incombe sul nostro futuro prossimo, chissà). Niente assenzio prima e dopo cena: siamo ben lontani dalla vita piena di sofferenze di Baudelaire.

Per seguire questa tendenza basta rompere con i soliti principi e volare liberi seguendo poche ma essenziali direttive: come nel nostro moodboard, che ricrea un living aperto e fuori dai canoni, con arredi che accostano stili di epoche diverse e dai gusti lontanissimi. Per imparare a mescolare senza pregiudizi, stando solo attenti a non esagerare per non scivolare nell’accozzaglia e nel Kitsch.

Midnight Moon Dust by Fabscarte, Design Martyn Thompson
Nero Ingo by Fenix
No more options by Londonart, Design Riccardo Zulato
Mudrabilla by Balmaceda
Midnight Moon Dust by Fabscarte, Design Martyn Thompson
Nero Ingo by Fenix
No more options by Londonart, Design Riccardo Zulato
Mudrabilla by Balmaceda
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Gusti, regole, divieti: tutto cambia, ma combattere contro la “dittatura morale” del nero è quasi impossibile. Per questo abbiamo deciso di lasciarlo come base, come principio del tutto. Una sfumatura opaca e profonda che abbiamo abbinato a due carte da paratI: una dipinta a mano e a una dall’effetto architettonico che crea una scenografia evocativa. E che rimanda ai toni del blu, quelli più introspettivi dell’intera gamma cromatica.

Per completare la cornice, un tappeto che risalta con una nuance verde-azzurro che ricorda l’assenzio, bevanda “maledetta” amata da tutti i veri bohémien: Proust, Baudelaire, Van Gogh, Wilde.

Canneto by De Castelli, Design Adriano Design - Photo © Alberto Parise
Tobi-Ishi by B&B Italia, Design Edward Barber & Jay Osgerby
Serpentine Light by Moooi, Design Front
Pacifico by Opinion Ciatti, Design Lapo Ciatti
Butterfly by Vitra, Design Sori Yanagi
AntiMeta-Atypical by Gebrüder Thonet Vienna & Materica, Design Storagemilano
Teo by Saba, Design Zanellato:Bortotto
Canneto by De Castelli, Design Adriano Design - Photo © Alberto Parise
Tobi-Ishi by B&B Italia, Design Edward Barber & Jay Osgerby
Serpentine Light by Moooi, Design Front
Pacifico by Opinion Ciatti, Design Lapo Ciatti
Butterfly by Vitra, Design Sori Yanagi
AntiMeta-Atypical by Gebrüder Thonet Vienna & Materica, Design Storagemilano
Teo by Saba, Design Zanellato:Bortotto
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Una volta definita la “stanza”, l’abbiamo arredata. La seduta principale è una poltrona con pouf che anche nel nome – Twiggy – che ci porta diritti alla Swinging London: la bohème pop. Accanto, un cabinet che con il suo volume minimale e prezioso gioca a contrasto con il tavolo, un chiaro riferimento all’oriente come la leggerezza del lampadario, nato dalla torsione di un pezzo di carta.

Per i libri, che il vero MetaBohémien possiede in grande quantità, la scelta è inevitabilmente caduta su una libreria che scompare di fronte al peso della cultura. Anche per le sedute niente regole precise, tranne una: devono essere scombinate per rompere la monotonia.

Ritagli by Venini, Design Fulvio Bianconi
With me by Seletti, Design Marcantonio
Cubic Geometry SEVEN:1 by David Umemoto
Ritagli by Venini, Design Fulvio Bianconi
With me by Seletti, Design Marcantonio
Cubic Geometry SEVEN:1 by David Umemoto
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E per l’oggettistica, libertà totale: un vaso classico, una scultura di cemento e una lampada a forma di mano che con la fantasia ci restituisce gli interni da favola dark della famiglia Addams, gli anticonformisti più eleganti e ironici del Novecento.