TiTi Palacio, Paris - Photo © Rodrigo Apolaya
TiTi Palacio, Paris - Photo © Rodrigo Apolaya
DATA SHEET

Lead Architect & designer: Atelier olk (Olivier Lekien Architecte)
Landscaping: Merci Raymond
Graphic design: Joanna Spadiliero
Lighting design: Reflet
Carpentry: Ana MD
Furnishings: Venitex
Electrician: El Gaucho
Kitchen consultant: Fracim
Sound design: 4J évènements
Photo credits: © Rodrigo Apolaya

Un’immersione nella natura e in una dimensione rassicurante, anche se ci si trova in una delle città più visitate al mondo. Per il ristorante TiTi Palacio di Parigi, a due passi dal Marais, lo studio Atelier Olk si è ispirato al celebre Crystal Palace, costruito nel 1851 per la Grande Esposizione di Londra, realizzando, nel volume lineare in vetro e acciaio esistente, un ambiente avvolgente popolato da una ricca vegetazione. Il progetto si inserisce all’interno di un’opera più vasta di pianificazione urbana a uso misto realizzato da David Chipperfield Architects e Calq, vincitori del primo bando Réinventer Paris, che vede il recupero dell’ex sede della Préfecture de Paris.

Situato all’interno di uno dei due nuovi volumi edilizi, sopra gli archi che forniscono un nuovo passaggio dal viale alla Senna, TiTi Palacio svolge un ruolo centrale di relazione e dinamiche sociali. Oltre 500 metri quadrati che Atelier Olk scompone in 3 ambienti – caffetteria, bar e ristorante – bilanciandone la sequenza spaziale con l’utilizzo di arredi modulari e piante di varie dimensioni, nel rispetto dell’ampio volume.

Nel caffè, in particolare, si respira un’atmosfera da bistrot all’aperto, accentuata da sedie tipiche, vegetazione in vaso, ceramiche e lampade a bulbo sospese (sfruttando le colonne portanti) che la sera diventano un punto di riferimento dalla strada. I progettisti hanno studiato una serie di tavoli modulari che consentono varie configurazioni di posti a sedere secondo l’affluenza.

Il bar è invece connotato dal grande bancone centrale lungo 40 metri, visibile e accessibile su tutti i suoi lati, che apporta ordine e ritmo. Oltre all’imponenza, la sua forte personalità è data dal piano in marmo e dall’intera superficie esterna rivestita in ceramica Zellige intervallata da doghe verticali in legno. Tutt’intorno, piccole architetture formate da archi sottili fanno da contorno e sono funzionali ad accogliere luci decorative, vegetazione, segnaletica e mensole.

Per il ristorante è stato concepito uno schema di aree salotto per ambienti più intimi, ottenuti con un assortimento di separé circolari in canna di bambù e lampade a sospensione sospese. Tutto naturalmente riorganizzabile, quando necessario, per un numero maggiore di persone o eventi importanti.