wallypower58 - Photo © Gilles Martin Raget
wallypower58 - Photo © Gilles Martin Raget

Quando si pensa a una barca esclusiva dove il design s’intreccia a tecnologia e performance, tutto ad altissimo livello, non si può che pensare a un Wally. Nell’immaginario collettivo (nautico) è da sempre l’icona dell’avanguardia. Possedere un Wally significa essere davvero un armatore differente. IFDM è stato a bordo del nuovissimo modello wallypower58 presentato in anteprima nell’esclusiva cornice di Venezia e ha avuto modo di apprezzare in navigazione le prestazioni, e in particolare i mille dettagli che fanno di un Wally un oggetto di design unico. Come i modelli precedenti, anche wallypower58 è caratterizzato dall’eleganza sobria e dalla purezza di stile che hanno reso il progenitore wallypower118 un’icona.

«In Wally diciamo spesso che i nostri yacht sono 20 anni in anticipo sui tempi e questa barca ne è la prova: il wallypower58 celebra l’estetica innovativa del wallypower118 a distanza di quasi due decenni dal suo debutto mondiale”, dice Stefano de Vivo, Managing Director di Wally che dal 2019 è un brand del Gruppo Ferretti, “E naturalmente il wallypower58 incorpora tutte le novità tecniche, pratiche e costruttive messe a punto dal 2003».

Esteriormente le linee squadrate, quasi severe ricordano un mezzo militare o un dardo lanciato sull’acqua. «Come il primo wallypower, anche questo modello è caratterizzato da linee pulite ed essenziali, dominate dal doppio spigolo nello scafo, da prese d’aria di design e dalla prua che incontra l’acqua con una linea morbida e sinuosa», spiega Luca Bassani, fondatore di Wally (marchio che nel 2024 festeggerà i 30 anni) e Chief Designer. La prua dritta e la carena a V profonda garantiscono performance elevatissime: la barca può viaggiare a 35 nodi anche con mare molto formato.

Salendo a bordo si è accolti in un grande pozzetto dotato di un confortevole prendisole rivolto verso il mare; le murate abbattibili, permettono di aprire letteralmente lo scafo a poppa e variare la superficie disponibile raggiungendo i 25 mq per la zona all’aperto di poppa e 12 mq per il pozzetto riparato e climatizzato, allestito con un divano e una zona dinette, oltre alla postazione di comando.

Gli interni sono all’insegna della luce naturale che filtra da un grande lucernario e inonda il quadrato a centro barca, un salotto a tutto baglio con day head per gli ospiti; a prua, la cabina armatoriale dispone di un letto queen size e di un bagno privato, mentre la cabina ospiti è a poppa. Una novità di grande impatto e, per il momento, unica nel suo genere è il ‘magic porthole’: un grande oblò ‘finto’ che in sostituzione delle grandi finestrature a scafo consente tuttavia la vista sull’esterno.

“Considerando che le aperture laterali di solito rovinano la purezza estetica dello scafo, abbiamo deciso di rimuoverle completamente e di installare su ogni lato della barca una telecamera con risoluzione 4K e stabilizzazione cardanica”, spiega De Vivo. “Le telecamere sono collegate a due schermi montati a dritta e a sinistra nel salone, e creano un’ampia visuale esterna pur in assenza di oblò. Siamo molto orgogliosi di questa soluzione innovativa, richiede meno manutenzione degli oblò, non si rischia di danneggiare il vetro durante un ormeggio “all’inglese” e, soprattutto, garantisce massima privacy, sia all’ancora che in porto».

A bordo non manca l’uso profuso della fibra di carbonio (che Luca Bassani ha portato a bordo a partire dai primi e mitici megasailer Wally), la si trova un po’ ovunque: nelle scale, nei dettagli, persino nella postazione di comando realizzata insieme a Poltrona Frau). E ovviamente tanto teak marino. wallypower58 infine riunisce molte delle soluzioni che hanno reso celebri i più recenti modelli Wally, non da ultime le vetrate avvolgenti e senza montanti sul parabrezza che, oltre a offrire una vista panoramica unica per yacht di questa categoria, migliorano la sicurezza durante la navigazione.

Photo © Gilles Martin Raget, Toni Meneguzzo