La storia di un’idea

Quindici anni fa nasceva Il Foglio Del Mobile. Nel tempo la testata è diventata sempre più internazionale. E oggi, in un mondo in cui la dimensione digitale ha un’importanza in continua crescita, si è trasformata in un sistema complesso che risponde a un concetto nuovo di fare informazione

Paolo Bleve, Publisher IFDM
Paolo Bleve, Publisher IFDM

Agli inizi del 2007 avevo 21 anni e, come molti ragazzi della mia età, molti sogni in testa. Uno di questi era di diventare editore. Era un mondo che conoscevo in modo superficiale ma che mi affascinava. L’anno prima ero andato a visitare il Salone del Mobile, grande evento di cui tutti in città parlavano. Mi colpì la sua energia, il fatto che ci fossero persone di tante nazionalità diverse. Giovanissimi e professionisti affermati. Mi colpì anche come, in quella immensa produzione di brochure e cataloghi, mancasse un magazine che raccontasse non tanto una singola marca, ma il Salone stesso. Il Foglio Del Mobile è nato da questa idea.

Appena ho avuto il tempo per farlo, mi sono seduto a un computer e ho progettato alcune pagine-esempio. Le ho stampate su dei fogli formato A3, li ho messi ordinatamente insieme a una versione scritta del mio progetto in una cartellina e sono partito alla volta della Brianza. Tutte le porte si sono aperte davanti a questo ragazzo e al suo entusiasmo. Ho conosciuto uomini e donne che hanno fatto la storia di questo settore. E tutti mi hanno incoraggiato, dandomi fiducia. Ci è voluto poco perché questo magazine che dava voce alle aziende del Made in Italy diventasse una realtà internazionale, con la diffusione in ventotto mercati diversi. L’acronimo IFDM, più semplice da ricordare, nasce anche da questo. E da qui l’attuale posizionamento: Interior Furniture Design Magazine.

IFDM, 2007-2022
The evolution of IFDM, 2007-2022

Una tappa importante è stata, nel 2020, l’elaborazione di un nostro Manifesto, con cui la testata si è affacciata al nuovo decennio con un progetto editoriale ambizioso e avveniristico, identità rinnovata e peculiare vocazione, senza scardinare valori e obiettivi che fin dalle origini e per i 15 anni successivi ne hanno forgiato il carattere. Alla ricerca di una strategia che permettesse di esplorare, così come è stato ai suoi esordi, percorsi inediti e raggiungere prospettive più lungimiranti – per sé e per tutto il suo network – IFDM ha riconfigurato il proprio sistema editoriale a favore di un vigoroso slancio verso l’online e il digital: non più corollario del mezzo informativo cartaceo, ma canale propulsivo per una maggiore e proficua attività di informazione e, parallelamente, di business.

Oggi, quindici anni dopo quel magico 2007, la Casa editrice avvia un nuovo inizio volto a consolidare programmi editoriali innovativi. Un nuovo approccio all’informazione che si adegui ai nuovi supporti e canali, ai consumatori sempre più informati e social. Un approccio plasmato sulle potenzialità che l’era digitale ci mette a disposizione. Io e IFDM ci siamo domandati cosa significhi essere editori innovativi oggi. E, ancor più nel dettaglio, cosa si possa portare di innovativo in questo variegato panorama. È quindi una maggiore specializzazione dei contenuti, una più strutturata verticalità e un’implementazione di servizi a definire il rinnovato sistema, che proprio grazie a queste prerogative va ad assolvere perfettamente alle funzioni svolte in passato, in un processo naturale e senza soluzione di continuità.

Sono lieto di annunciare l’ingresso di Ruben Modigliani in un anno così importante per noi. La sua brillante esperienza editoriale – afferma Paolo Bleve fondatore del titolo nel 2007 – ben si affiancherà alla dinamicità, efficacia di perfomance e ottima reputazione internazionale che ci hanno contraddistinto fino a oggi, arricchendone il valore e autorevolezza guidando la testata verso il futuro. Una nomina importante e di alto profilo, che rafforza ulteriormente l’impegno di IFDM ad essere un punto di riferimento professionale e culturale nell’informazione per la design community. Sono passati 15 anni, ma l’entusiasmo del ragazzo che mostra ai grandi del design le sue idee è sempre lo spesso.