Il progetto e la città

Con la formula Salone del Mobile/Fuorisalone, Milano stimola un ragionamento importante su come comunicare il design, mettendo in contatto la produzione industriale e la creatività indipendente

Milano Design Week 2023 – Alcova, Photo © Agnese Bedini, Piercarlo Quecchia, DSL Studio
Milano Design Week 2023 – Alcova, Photo © Agnese Bedini, Piercarlo Quecchia, DSL Studio

Quest’anno, dopo la pausa e le incertezze dovute alla pandemia, il Salone del Mobile.Milano è tornato ad aprile. Il calendario è tornato in fase. I numeri sono stati molto positivi, con 307.418 visitatori registrati in fiera, provenienti da 181 Paesi (anche se siamo lontani dai 434.509 del 2018, edizione record, con pubblico proveniente da 188 Paesi).

Ruben Modigliani - Photo © Valentina Sommariva
Ruben Modigliani – Photo © Valentina Sommariva

La grande protagonista, sempre di più, è stata la città, trasformata in un gigantesco strumento di comunicazione pensato anche per un pubblico appassionati o semplici curiosi. È un tema sulla bocca di tanti: meglio essere in fiera o essere fuori? Visitando i padiglioni di Rho-Pero la percentuale di espositori che si dichiarava soddisfatta era altissima. E, sull’altro fronte, il formato “festival diffuso” del Fuorisalone è affascinante.

Per questo mese c’è attesa per ICFF + WantedDesign Manhattan, due fiere che si presentano per la prima volta unificate e che sono il fulcro di NYCxDesign, evento che 11 anni fa è nato attorno alla manifestazione (un po’ come è successo a Milano negli anni ’90). Ed è impressionante il numero delle settimane (o addirittura mesi) del design: Design March, Reykjavík, 3-7; Berlin Design Week, 8-17; Design Month Graz, 6/05-4/6; Melbourne Design Week, 18-28; Venice Design Biennial, 19/5-18-6; Stockholm Creative Edition, 24-27.

Hay Photo © Julie Vöge
Lo showroom Hay a Copenhagen durante 3 Days of Design 2023 – Photo © Julie Vöge

Gli occhi sono puntati anche su due appuntamenti a cavallo della fine del mese: la Clerkenwell Design Week a Londra e 3 Days of Design a Copenhagen (7-9/6), nati rispettivamente 14 e 10 anni fa e di grande successo. In special modo quello danese, che molti operatori del settore tengono d’occhio con attenzione crescente. Di nuovo, due eventi diffusi sul territorio, dove la cornice non è un padiglione fieristico ma una città intera.

Tutto questo significa far vivere il prodotto mettendolo in dialogo con altro. Che poi è una delle idee che lo studio Lombardini22 ha seguito nel riprogettare gli spazi di Euroluce, rassegna biennale del Salone del Mobile.Milano, che quest’anno ha allargato i suoi confini con mostre (curate con classe da Beppe Finessi) di fotografia, design storico, arte. È una modalità che rispecchia il nostro tempo e la nostra cultura, fatta di di hyperlink e di contaminazioni. Ed è una strada molto interessante.