Libby Patrick
Libby Patrick

Dall’hôtellerie alla ristorazione, dai progetti residenziali al retail, la filosofia creativa di Sims Patrick Studio – fondato nel 1999 ad Atlanta da Libby Patrick che lo guida con Jenny Rutledge e Melissa Wylie – nasce dall’osservazione e dall’esplorazione. Arte, libri, musica, viaggi, storia, natura e cultura diventano così le muse ispiratrici per un design raffinato e intimo che si svela in hotel come The Grady a Louisville in Kentucky, The Historic Bellevue Inn a Belleair in Florida, il Sonnesta Resort a Hilyon Head in South Carolina; o in “cabinet de curiosité” tra cui Bijou alla kermesse BDNY. «Siamo esploratori, ricercatori e osservatori. Troviamo il nostro fil rouge ovunque: nei viaggi, nei nostri mondi interiori, nei libri, nella musica e nell’arte. Ogni progetto è lì: dobbiamo solo guardare». Come racconta a IFDM.design la fondatrice Libby Patrick.

Lakeside Food Court, New Orleans, USA

Lakeside Food Court, New Orleans, USA

Quando ha fondato Sims Patrick Studio e come definisce la vostra design philosophy?
Il progetto è nato all’inizio del 2000. Ero principal da TVS e ho chiesto un’aspettativa perché avevamo un figlio piccolo e volevo avere flessibilità d’orario per poter passare del tempo con lui. La mia filosofia di progettazione ruota sempre intorno a una narrazione significativa. Avere curiosità per il pubblico, l’edificio e il contesto e le influenze significative dalla cultura, dalla natura e dalla storia che circonda il luogo.

La soluzione soddisfa gli obiettivi della narrazione?
Per me, il nostro processo di progettazione è simile alla professione medica, nel senso che c’è sempre un problema da risolvere o un’opportunità per ottenere qualcosa di straordinario. Ascoltiamo e facciamo ricerca per trovare la risposta estraendo le informazioni per formare una soluzione che funzioni con la storia che sviluppiamo. Una volta impostata la narrazione, sviluppiamo una soluzione tridimensionale. Inizia un andirivieni tra sviluppo dell’architettura interna e delle finiture, dei mobili e delle opere d’arte. Prima di pensare al colore, visualizziamo il posizionamento di scuro contro chiaro, lucido contro opaco, vecchio contro nuovo, alto contro basso, strutturato contro liscio, ecc. Gli spazi e le finiture possono essere di qualsiasi colore o anche in qualsiasi tinta neutra una volta che viene determinato il linguaggio degli interni: la forma dello spazio e dell’arredamento, come dove mettere l’accento, dove fare una pausa.

Glenn Hotel, Atlanta, USA
Glenn Hotel, Atlanta, USA
Glenn Hotel, Atlanta, USA

Glenn Hotel, Atlanta, USA

Dal mondo dell’ospitalità – bar, ristoranti, hotel, spa – al mondo del lusso – residenziale, retail… c’è un fil rouge comune o un elemento rappresentativo che definisce la tua visione creativa?
Mi piace usare la metafora delle fasi della vita come filtro per tutto il nostro lavoro, dal gioco alla praticità alla saggezza. Noi svolgiamo la nostra vita in tre fasi: da bambini, amiamo giocare, ridere ed essere sorpresi. Quando maturiamo, saliamo sulla ribalta per diventare più pratici, responsabili e strutturati. Invecchiando, raccogliamo il nostro carico di saggezza (si spera), buon carattere e fiducia, nonostante le nostre cicatrici e rughe. Mi piace infondere queste tre parti in ogni nostro progetto: 1) capriccio infantile attraverso forme, lampi di colore e sorprese 2) Maturità attraverso una struttura di linee organizzate, proporzioni classiche, ebanisteria di qualità e dettagli distintivi e 3) Infine, profondità di carattere comunicata attraverso finiture ricche di texture e di patina.

The Grady Hotel, Louisville, USA

The Grady Hotel, Louisville, USA

The Grady Hotel, Louisville, USA

Sono vostri clienti nomi importanti come JHM Hotels, Paramount Hospitality Management, Hilton, Marriott, Sonesta, Hilton, Hyatt. Come avete iniziato queste collaborazioni?
Abbiamo avuto la fortuna di essere aggiudicarci molti dei lavori iniziali grazie alla soddisfazione dei clienti. Ho sempre detto che avere relazioni di ottima qualità è importante per noi quanto saper concepire un bel progetto. Lavoriamo sodo per assicurarci che per i nostri clienti lavorare con noi costituisca un valore aggiunto: attraverso la nostra esperienza, la ricerca, la soluzione creativa dei problemi e la capcità di seguire un progetto dall’inizio alla fine. Siamo molto orgogliosi delle nostre relazioni a lungo termine e non le diamo per scontate.

Il mondo dell’esperienza nell’ospitalità è cambiato molto negli ultimi anni. Quali sono le differenze più rilevanti per la pratica dell’interior design?
Come sappiamo, l’industria dell’ospitalità può essere molto volatile in base all’economia e ai disastri come l’11 settembre o il Covid. Questa recente pandemia è stata molto dura per il nostro settore con licenziamenti dovuti a progetti sospesi o cancellati del tutto. Questo ha avuto un enorme impatto sul nostra settore. Gli impatti positivi sono stati i progressi nella tecnologia, sia nel software sia nell’offerta di prodotti per l’hotel del dopo-Covid. Stiamo prendendo in considerazione modi per rendere gli ospiti sicuri della pulizia attraverso prodotti specifici, più spazi esterni, più illuminazione diurna, più natura all’interno. Come interior designer, le tecnologie di disegno 3D e, in una certa misura, l’uso della realtà virtuale e della realtà aumentata hanno reso più facile comunicare in modo efficiente.

The Grady Hotel, Louisville, USA

The Grady Hotel, Louisville, USA

Bijou, BDNY 2021

Bijou, BDNY 2021

Il colore è un elemento fondamentale nei tuoi progetti. Come selezionate i colori da usare e che ruolo ha questo elemento nei vostri progetti?
Amiamo l’uso del colore. Di solito elaboriamo la palette di un progetto in base alla sua narrazione. Iniziamo con la flora e la fauna locali. Qualcosa che sembra appropriato, energizzante o calmante. Cambia ogni volta, in base all’umore e alla storia che stiamo cercando di raccontare. Un progetto può essere intriso di colore, mentre un altro può essere prevalentemente neutro con accenti cromatici negli accessori e nelle opere d’arte, e un altro può essere una combinazione di entrambi. Usiamo il colore principalmente negli elementi che sono più soggetti alla moda, cose che possono essere cambiate facilmente, ma ci sono sempre eccezioni!

Tutte le vostre creazioni hanno una certa eleganza come il “Bijou” realizzato per BDNY 2021, uno spazio dove avete ricreato uno speakeasy futuristico. Può parlarci di questo concetto?
Grazie per questa domanda! Il concetto è nato in studio nel corso di una sessione di brainstorming sulle fiere e su come gli spazi al loro interno spazi siano di solito aperti e luminosi, destinati a mostrare tutti i prodotti contemporaneamente da lontano e ad attirare le persone. Bijou significa “gioiello” in francese. Volevamo adottare un approccio completamente diverso e creare una scatola chiusa e scura all’esterno, con una speciale entrata segreta e molte sorprese all’interno… Una scatola virtuale di gioielli e curiosità.

Bijou, BDNY 2021

Bijou, BDNY 2021

Quali sono state le tue ispirazioni per questa spettacolare “scatola delle sorprese”?
Questo speakeasy futuristico, ispirato al design dei ruggenti anni ’20, ci ha permesso di mettere in evidenza il nostro concetto di design completo e le nostre competenze, collaborando strettamente con i nostri partner industriali per mettere in primo piano i loro prodotti. Questo ha richiesto molto lavoro di squadra con i produttori, ai quali abbiamo chiesto di produrre oggetti personalizzati per esprimere al meglio il nostro concetto. Siamo stati in grado di creare un ambiente molto denso e completamente brandizzato, con molti livelli di narrazione e scoperta in modo da sollecitare – e attrarre – tutti i sensi. Abbiamo incluso i toni del verde smeraldo, arredi confortevoli e ben dettagliati, costumi ispirati agli anni ’20 su ragazze dallo stile “garçonne” che servivano drink e ballavano sul palco. E poi opere d’arte digitali, musica curata con attenzione, illuminazione personalizzata e altamente spettacolare. Abbiamo anche fatto creare un cocktail speciale.

Grand National Spa, Opelika, USA

Grand National Spa, Opelika, USA

A quale progetto state lavorando adesso?
Attualmente stiamo lavorando a un boutique hotel nel quartiere storico di Roswell, in Georgia; un ristorante di pesce ad Atlanta chiamato Siren, ispirato alle pericolose sirene della mitologia greca; un Embassy Suites personalizzato sul fiume a Chattanooga, TN; un hotel high tech con opere d’arte NFT e un’esperienza di criptovaluta… E molto altro!