Racchiudono esperienze sensoriali a tutto tondo, i pregiati tessuti Métaphores, la firma appartenente alla divisione tessile di Hermès. Un’alchimia tra materia, spirito e gestualità. La maison miscela infatti valori di innovazione e di antico savoir-faire, maestranze che richiamano l’eccellenza del patrimonio francese, selezionando fibre naturali interpretate attraverso una raffinata inventiva visiva e tattile: nascono tessuti per l’interior decoration che decorano volumi, animano lo spazio, fanno riscoprire i luoghi dell’abitare. Due anni fa, con Emilie Paralitici, Creative and Image Director, inizia il percorso di evoluzione di Métaphores verso un posizionamento internazionale e fortemente identitario, pur sempre coerente con i valori fondamentali della Maison.

Il progetto di rinnovamento della corporate identity è iniziato due anni fa: non solo supplier, ma brand nel senso completo del termine. Come state perseguendo questo obiettivo?
Quando sono arrivata mi sono ritrovata in un universo molto ricco e multiforme che già esisteva: non si trattava dunque di aggiungere elementi supplementari, ma di esprimere al meglio questa realtà nel suo insieme e valorizzarne l’armonia. La volontà di fondere heritage e avanguardia è il filo conduttore che ho seguito per portare una ventata di rinnovamento su Métaphores.

Éléments Terre collection by Métaphores - Photo © Gaëlle Le Boulicaut

Éléments Terre collection by Métaphores – Photo © Gaëlle Le Boulicaut

Éléments Terre collection by Métaphores - Photo © Gaëlle Le Boulicaut

Éléments Terre collection by Métaphores – Photo © Gaëlle Le Boulicaut

Costruendo dei ponti all’interno delle collezioni, in particolare con le linee Le Crin e Verel de Belval, ho cercato di stimolare l’eclettismo e la singolarità per rendere Métaphores la promessa di un’esperienza sensoriale senza precedenti. Perseguiamo questo obiettivo attraverso ogni nuova collezione raccogliendo i nuovi riferimenti delle tre linee attorno a un tema comune.

Avete lanciato la nuova collezione Elements Terre, quali sono state le ispirazioni?
Gli elementi della Terra sono spesso al centro del mio gesto creativo. Sono naturalmente animati da vibrazioni, dai movimenti e offrono una palette ricca di grani, grafismi o strutture. È la loro bellezza astratta che mi ispira per disegnare giochi di luce, effetti di texture, pattern che poi trascriviamo in materiali tessili esclusivi. Per ogni interpretazione è stato molto importante evidenziare le qualità sensoriali e la ricchezza di ogni fibra. La nostra magnifica bouclette di cashmere Everest ricorda, ad esempio, la schiumosa spuma del mare o le nuvole. L’ispirazione fornisce un punto di partenza per la creazione, ma consente anche deviazioni o interpretazioni molto fantasiose. La grana minerale si trasforma in un materiale morbido e confortevole, le composizioni vegetali vengono declinate in una moltitudine di colori scintillanti e inesplorati.

Éléments Terre collection by Métaphores - Photo © Gaëlle Le Boulicaut
Éléments Terre collection by Métaphores - Photo © Gaëlle Le Boulicaut
Éléments Terre collection by Métaphores - Photo © Gaëlle Le Boulicaut

Éléments Terre collection by Métaphores – Photo © Gaëlle Le Boulicaut

State organizzando una vera e propria rinascita di Le Crin. Quali sono le qualità che accompagnano questo tessuto?
Il crine di cavallo è stato a lungo utilizzato per la sua bellezza naturale e per le sue intrinseche qualità. Tessuto, offre sia una delicata vividezza sia una notevole resistenza, due qualità che seducono numerosi decoratori d’interni di ogni orizzonte. Solo un laboratorio al mondo continua a intrecciare a mano il crine di cavallo attraverso un raro savoir-faire che Métaphores si impegna a preservare. La tecnica richiede una tale accuratezza che ogni giorno vengono prodotti piccole metrature. Mescolato con cotone, lino o altre fibre, il crine di cavallo è spesso scelto dagli interior designer per gli arredi e per altri utilizzi, compresi i pannelli di rivestimento. È adatto anche in tappezzeria per il rivestimento di sedute perché è robusto e resiste nel tempo.

Avete uno dei più grandi archivi in Francia: quanto la storia dell’azienda si intreccia con quella del territorio? E come “vive” questo archivio nel presente?
Gli archivi sono per me un aiuto prezioso e una fonte infinita di ispirazione perché mi permettono di disegnare, reinterpretare o rielaborare motivi già esistenti che coprono un periodo storico molto ampio. L’ultima creazione della linea Grandiflora di Verel de Belval si basa, ad esempio, su un documento risalente al XIX secolo tratto dall’archivio della divisione tessile di Hermès. Il suo design floreale stilizzato è stato leggermente rifinito, mantenendo comunque una grande attenzione ai dettagli. Tessuto nei laboratori francesi della maison su un ordito di viscosa di cotone intrecciato, perpetua il tradizionale know-how della seta lionese nella finezza dei suoi fili e nella ricchezza delle sue trame sofisticate. Nell’ambito di progetti speciali e commesse su misura, gli archivi sono aperti anche ai clienti in un processo interattivo, consentendo così di soddisfare le singole esigenze.

Métaphores & Pierre Gonalons exhibition, Paris Design Week 2020 - Photo © Stephan Julliard

Métaphores & Pierre Gonalons exhibition, Paris Design Week 2020
Photo © Stephan Julliard

Néolympique collection by Métaphores - Photo © Jean-Marc Palisse

Néolympique collection by Métaphores – Photo © Jean-Marc Palisse

Cosa significa per un’azienda tessile rispondere alle esigenze di progetti contract e creazioni su misura?
I nostri tessuti resistenti al fuoco devono soddisfare specifiche rigorose nell’ambito dei progetti contract. Tenendo in considerazione questi vincoli tecnici, la nostra selezione riesce a offrire materiali e trame con finiture e tocchi molto naturali, progettati per abbinarsi armoniosamente alle altre proposte della collezione. Il supporto personalizzato ai nostri clienti ci permette di offrire loro un servizio su misura per la realizzazione dei loro progetti e cantieri.

Quali sono i trend principali che riscontrate nel mondo della decorazione? 
Trovo che la situazione attuale crei un contesto molto ambivalente nel mondo della decorazione. Da un lato, ritrovarsi più del solito nei propri interni spinge a cercare valori di rifugio, colori tenui, materiali naturali avvolgenti e rassicuranti. D’altra parte, la frustrazione invita a sviluppare l’immaginazione e l’audacia. Gli interni sono scenografie e quindi si suppone che la grafica e i colori raccontino storie a cui desideriamo dar vita e far evolvere nel tempo.