Aprile e la nuova dimensione di Milano

Con la Milano Design City alle porte, ripensiamo al mese del Salone per antonomasia e alle iniziative promosse e quelle mancate

In altri tempi staremmo ora tutti camminando lungo un sovraffollato Corso Italia, tra un padiglione e l’altro della fiera di Rho; oppure in un’attesa fibrillante dell’imminente inizio di una Milano Design Week che – come esperienza insegna – sarebbe stata tanto impegnativa quanto emozionante nel suo turbinio di eventi, presentazioni, incontri, novità.
A tutti noi del settore questo pensiero ha di certo attraversato la mente.

Paolo Bleve, editor-in-chief
Paolo Bleve, editor-in-chief

Aprile è e resta il mese del Salone del Mobile e della Milano Design Week per definizione. Esattamente un anno fa, con la pandemia appena divampata a livello globale, ci sono stati i primi tentativi di iniziative “digitali” giunti perfino da oltre la Manica, quasi a voler immediatamente colmare un vuoto. Oggi si rilancia con una proposta per “rianimare” la città di Milano e l’intero settore, per far sentire le vibrazioni che la design industry può e sa dare. Molti brand, non a caso, restano fedeli a questa calendarizzazione e proprio in queste settimane lanceranno le novità 2021, chi digitalmente, chi in presenza nei propri showroom milanesi, altri in modalità phygital. Si tratta di un desiderio o un primo segnale che ci sollecita a non abituarci a questa situazione perdurante di staticità e di mancanza di quel momento di incontro a cui siamo affezionati.

Si poteva fare altro? La mia risposta è “sì”, si può sempre fare di più ma con una buona dose di coraggio.
Un primo tentativo – coraggioso perlomeno negli intenti – è quello di un gruppo di editori del settore nel voler fare squadra per supportare il comparto produttivo, attraverso un’azione condivisa per “Affiancare le aziende dell’arredo e del design; affermare la propria costante presenza; unire le forze per garantire la più ampia diffusione ed eco dei brand del design”.

A Piece of Sky - Photo © Leonardo Cristiano
A Piece of Sky – Photo © Leonardo Cristiano

Forse ci aspettiamo tutti che il Salone getti il cuore oltre l’ostacolo, nel desiderare fortemente l’evento di settembre, superando dunque una condizione di incertezza tra le aziende e gli stessi visitatori che ad oggi hanno un’aspettativa figlia delle precedenti 59 edizioni.
Le date sono vincolate alle decisioni del Governo rispetto alla fattibilità di una fiera, in virtù del corrente divieto legato alle mostre e manifestazioni. In parallelo, le curiosità verso il possibile traffico dei visitatori e relativi collegamenti internazionali da e per Milano, le nuove regole sui flussi durante la visita in fiera, senza tralasciare l’importanza dei layout espositivi da adottare.
Nell’attesa – e prima di ipotizzare direttamente una nuova data nel 2022 – è ormai noto l’arrivo di una vetrina Digitale, firmata appunto Salone del Mobile.
È corretto che nel frattempo venga mantenuto il ruolo, che riconosciamo tutti fondamentale, di presenza e affiancamento agli operatori.
Tutto ciò significa una nuova dimensione, sempre e più produttiva.