Nel 1517 Michelangelo Buonarroti scoprì le qualità eccelse del marmo del monte Altissimo, vetta delle Alpi Apuane, “di grana unita, omogenea, cristallina, ricorda lo zucchero”. Intendeva servirsene per realizzare la facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze, opera che purtroppo rimase incompiuta. Cinque secoli dopo quelle cave regalano ancora la medesima sensazione e stupefacenti proprietà.

È da quelle stesse cave che antoniolupi attinge la materia per le proprie creazioni, opere d’arte e di interior, che all’artista rinascimentale si ispirano non solo per la minuziosa ricerca materica, ma altresì per l’espressiva lavorazione del marmo. La capacità quindi di tramettere emozioni, generare sensazioni visive e tattili, il tutto liberando l’anima del prodotto dal blocco di pietra. La peculiare vicinanza dell’azienda fiorentina a queste radici culturali e territoriali ha portato alla creazione di una rassegna ampia ed eterogenea di prodotti per l’ambiente bagno che nel marmo e nelle sue potenzialità formali trovano la loro cifra distintiva.

Un tratto decisamente scultoreo è quello che descrive, non a caso, la vasca Solidea, progettata da Carlo Colombo: si parte da una base rettangolare dagli spigoli arrotondati; le pareti si deformano progressivamente per raggiungere l’ovale del bordo della vasca, fino al punto che la materia sembra tendersi come fosse un telo elastico.

E che dire della coppia di lavabi firmati da Paolo Ulian, Introverso e Controverso, declinazione della più sofisticata arte scultorea nella dimensione contemporanea dell’arredo: manualità e tecnologia uniscono le forze per modellare monoliti in marmo bianco di Carrara. In Introverso, il materiale si alleggerisce grazie alla lavorazione a tagli in serie il cui gioco di pieni e vuoti lascia intravedere una sinuosa anima interna che si può decidere di lasciare celata oppure di far emergere, rompendo i bordi stessi delle lame. Le stesse fresature ritmano la forte geometricità di Controverso, scavano la materia ricalcando il rito dell’acqua, generando la forma per sottrazione.

Introverso by antoniolupi - Design Paolo Ulian
Introverso by antoniolupi - Design Paolo Ulian
Controverso by antoniolupi - Design Paolo Ulian
Introverso by antoniolupi - Design Paolo Ulian
Introverso by antoniolupi - Design Paolo Ulian
Controverso by antoniolupi - Design Paolo Ulian
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Ossimoro by antoniolupi - Design Calvi Brambilla

Ossimoro by antoniolupi – Design Calvi Brambilla

Il binomio fra artigianalità e innovazione progettuale – che per antoniolupi è una premessa necessaria alla sua identità, come avviene anche per la lavorazione del Cristalmood – accompagna anche la proposta di Calvi Brambilla, Ossimoro: un lavabo definito dai suoi autori quale “paradigma della tensione, che qui origina la forma di un lavello-scultura in marmo bianco in cui si cristallizza la dinamica dell’acqua”. L’effetto finale è già svelato dal nome stesso del prodotto, una contraddizione, un’opposizione quasi surreale tra effetto tattile e visivo, tra la solidità della materia e la sua scioglievolezza apparente.

Intreccio by antoniolupi - Design Paolo Ulian
Intreccio by antoniolupi - Design Paolo Ulian
Intreccio by antoniolupi - Design Paolo Ulian

Intreccio by antoniolupi
Design Paolo Ulian

Per approfondire il tema della materia, per indagare il complesso dialogo tra staticità e dinamismo, tra solidità e leggerezza, tra realtà e apparenza, l’azienda richiama a sé Paolo Ulian, che districa tali concetti attraverso due nuovi lavabi: Intreccio – lavabo in marmo superleggero di soli 55 kg, nasce da un blocco di marmo di soli 11 cm nel quale sono stati ottimizzati i tagli per ricavare gli anelli concentrici, dando vita a un volume tridimensionale – e Vortice – lavabo free standing che si sviluppa in altezza attraverso un movimento rotatorio di 16 anelli concentrici sovrapposti in maniera sfalsata.

Vortice by antoniolupi - Design Paolo Ulian

Vortice by antoniolupi – Design Paolo Ulian

Gessati by antoniolupi - Design Gumdesign

Gessati by antoniolupi – Design Gumdesign

Accanto alla carica espressiva emanata da entrambi i prodotti grazie ai giochi chiaroscurali e alle geometrie compositive generate, questa coppia di lavabi (nei quali la tecnologia ha permesso un notevole risparmio di materiale) ha il merito di aver aperto la strada a un pensiero di forte sostenibilità abbinato all’uso del marmo. Pensiero che trova massima espressione nelle più recenti proposte antoniolupi, quali Gessati, Rigati e 024, lavabi in marmo accomunati dall’utilizzo esclusivo di materiali di recupero.

Appartenenti alla più ampia collezione Tra Le Righe firmata da Gumdesign, trovano ulteriore comunanza nel tema stilistico della linearità, sviluppata in dinamiche orizzontali o verticali, e cromaticamente nella dualità bianco e nero, inaugurando così un nuovo percorso progettuale e stilistico di casa antoniolupi.

024 by antoniolupi - Design Gumdesign
024 by antoniolupi - Design Gumdesign

024 by antoniolupi – Design Gumdesign