Bonus pubblicità: nuove regole per supportare gli interi investimenti del 2020

Covid19: Il Decreto Cura Italia modifica, per il 2020, la percentuale del contributo e termini di presentazione delle domande per il credito d’imposta riconducibile agli investimenti pubblicitari

Tra le misure di potenziamento connesse all’emergenza Covid19 del Decreto Cura Italia, il bonus pubblicità rivede percentuali e tempi per il 2020. Un’importante agevolazione alla ripresa economica non solo delle imprese, ma anche di un indotto oltremisura sofferente.
Per cominciare, il credito d’imposta – utilizzabile in compensazione attraverso il modello F24 – è calcolato nella misura unica del 30% dell’intero valore degli investimenti pubblicitari effettuati, non più sul valore incrementale. Scattano due contenimenti, però, in caso di ripartizione percentuale: quello del 5% del totale delle risorse annue destinate agli investimenti sui giornali, e del 2% delle risorse annue destinate agli investimenti sulle emittenti radiofoniche e televisive locali. Tutto nei limiti del Regolamento De Minimis, che esenta i piccoli importi di aiuti di Stato dall’obbligo di notificarli preventivamente alla Commissione per la liquidazione in base alle norme UE in materia di aiuti di Stato.

In secondo luogo, la scadenza per l’invio delle domande è fissata, solo per quest’anno, dal 1° al 30 settembre, depennando la linea di confine del 31 marzo. Le domande già inviate entro questa data restano comunque valide: anche se il sistema telematico non è aggiornato con le nuove disposizioni, il calcolo del credito di imposta sarà adeguato automaticamente. E, in ogni caso, sarà possibile sostituire la richiesta partita a marzo con una nuova nel mese di settembre.

Calendario più lasco e aliquota più generosa, dunque, per usufruire di un credito d’imposta atto a finanziare gli investimenti pubblicitari sulla stampa, radio e TV locali, in previsione per il 2020, solo per testate giornalistiche iscritte presso il ROC (Registro degli operatori di comunicazione) e dotate della figura del direttore responsabile. Ne potranno usufruire imprese – grandi e piccole -, lavoratori autonomi e Enti non commerciali per sovvenzionare campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica – anche on line –, sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Rimangono escluse le inserzioni pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social, televendite, servizi di pronostici, giochi e scommesse, spese accessorie e costi di intermediazione. Per usufruire dell’incentivo è prevista una prenotazione on line su apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate.