Outdoor revolution

Un giardino, un terrazzo, un dehors... gli arredi raccontano modalità spensierate di stare all’aria aperta con soluzioni sempre più innovative e originali

Sono territori progettuali inediti quelli dell’arredo outdoor, liberi in creatività, pronti a sperimentare forme, materiali e nuove espressioni del vivere ‘en plain air’. Non semplici progetti, ma proposte di lifestyle che rivoluzionano il rapporto tra l’uomo e la natura.

Sono volutamente flessibili: Clivio, sia lettino che panca, prodotta da Living Divani e disegnata da Keiji Takeuchi in tessuto interamente sfoderabile; NATAL ALU X, serie di tavolini di Tribù che vive insieme o separatamente nella nuova nuance Burgundy; Tape Cord, sistema articolato di sedute pensato da Nendo per l’indoor e ora pronto a soddisfare ogni esigenza outdoor, produzione Minotti; SPECTRA UX, collezione di ombrelloni firmata Umbrosa nata dalla collaborazione tra diversi creativi, versatile in ampiezze e forme; Molo, collezione basata da Rodolfo Dordoni su una modularità reticolare, smontabile e riorganizzabile, consentendo di generare nuovi usi e configurazioni, produzione Kettal.

Si plasmano per essere riposti durante l’inverno, accogliere più ospiti o reclinarsi in caso di pioggia, come Oh, it rains!, divano nato dalla prima collaborazione tra B&B Italia e Philippe Starck con un inedito meccanismo che permette il rapido ribaltamento dello schienale alle prime avvisaglie di maltempo; o Ribambelle, tavolo con 1 o 2 allunghe invisibili che grazie ad un sistema telescopico con dispositivo a cuscinetto moltiplica lo spazio sino a 10 commensali. Interpretano appieno la gioia di vivere in esterno i piccoli paradisi privati, quasi delle mini architetture, di Trampoline, ‘love bed’ pensato da Patricia Urquiola per Cassina con ampio set di cuscini a disposizione; di Elvissa, gazebo in alluminio verniciato a polveri progettato da Ludovica + Roberto Palomba per Ethimo; e di Solanas, firmata Gandiablasco, che con la sua struttura in Dekton® del gruppo Cosentino assicura durata nel tempo e nessuna manutenzione.

Ci sono poi i nidi accoglienti Daybed Moon di Vondom, design Ramón Esteve, dotato di sistema rotante alla base e guscio che permette all’aria di filtrare, e Pevero di Unopiù, grande isola circolare che accoglie più persone con side table o poggiapiedi spostabili su ruote.

La cifra stilistica di alcuni riconferma i valori insiti nella propria cultura aziendale, con prodotti dal design senza tempo. Flexform presenta Thomas Outdoor, best-seller disegnato da Antonio Citterio, ora con schienale in legno di iroko, piedi in lega metallica pressofusa, gommini in nylon e cuscino in tessuto idrorepellente. Visionnaire propone Kathryn di Giuseppe Viganò, una ‘conchiglia’ in legno di teak unito ad un intreccio di alta sartorialità in corda di lino. Meridiani riconferma collezioni 100% Made in Italy, con Zoe Wood Open Air, poltroncina in cui l’intreccio di corda in polipropilene è realizzato interamente a mano e si abbina alla struttura in alluminio verniciato.

C’è poi l’effetto Amarcord, che porta con sé la memoria di stili ben precisi: Ludovica + Roberto Palomba scelgono il ‘sapore’ anni ’50 per la poltroncina Liz di Expormim; Eugeni Quitllet riprende le curve sinuose delle sedie in legno della seconda metà del XIX Secolo e crea Remind per Pedrali; Adam D. Tihany si ispira alle forme della natura con THEA, Lounge collection di Roda.

I materiali di ultima generazione, appositamente sviluppati per resistere agli agenti atmosferici, sono sempre più performanti anche dal punto di vista estetico. Il tradizionale intreccio di fibre naturali diventa pura tecnica nel lettino Anatra, design Patricia Urquiola per Janus et Cie, vincitore di numerosi premi, e nella poltrona lounge New York Soleil, design Sergio Bicego per Saba, con corde in polietilene. Ed anche il legno di iroko si fa tecnologico abbinato all’acciaio in Panco, tavolo prodotto da Lapalma e disegnato da Romano Marcato, insieme al legno ecoteak abbinato al marmo bianco di Carrara scelto da Paola Navone per il tavolo Jeko 33 di Gervasoni.

Sono richiami al mondo della nautica, invece, quelli di ps+a (Palomba Serafini) che associa corda intrecciata e imbottito su una solida base in teak per Cruise Teak di Talenti, e ancora di Mario Ferrarini + Victor Vasilev per Keel di Potocco, in particolare la funzione di bilanciamento svolta dalla chiglia nelle imbarcazioni.