Su il sipario sulla Milano Design Film Festival. Mancano davvero poche ore alla settima edizione dell’iniziativa che vuole porsi come luogo d’incontro tra design e cinema, animando le sale cinematografiche più affascinanti di Milano, come il cinema Anteo. Il palinsesto prevede la proiezione di quasi cento film, dal 24 al 27 ottobre: The Human Shelter di Boris Benjamin Bertram darà il via alla kermesse.
La guest curator dell’edizione 2019 è Alice Rawsthorn, incaricata di selezionare una raccolta di dieci pellicole che rispondono alla domanda ‘Cosa rende un film un design film?’.
Una quattro giorni che ruoterà attorno al tema di quest’anno, Mind the gap, scelto dalle fondatrici e curatrici Antonella Dedini e Silvia Robertazzi per raccontare un momento storico di convivenza di generazioni diverse, di paure ed entusiasmi intorno al cambiamento e di riflessione sulle differenze.
Non è il solo focus dell’evento, i riflettori saranno puntati su temi d’attualità, in modo tale da facilitare la comprensione anche ai non esperti del settore. In questo contesto si inserisce Bloom, la nuova sezione curata da Antonio Perazzi, dedicata al rapporto tra l’uomo e la natura. Sarà rivolto uno sguarda al futuro con la sezione Intelligenza Artificiale, una serie di titoli che indaga su un mondo tessuto da macchine con trame di algoritmi. Art of Thinking raccoglie pellicole sperimentali dal punto di vista cinematografico.
Tra le novità del 2019 spicca Architecture Film Award, il nuovo appuntamento con cadenza biennale che vuole incentivare la produzione di opere cinematografiche dedicate al progetto, anche come strumento di comunicazione.