Palace, the identity update

Un progetto corale quello del rinnovo del ristorante Palace, che nasce non solo dalla professionalità e dal dialogo tra gli autori del progetto, ma anche dalla passione e dall’attaccamento per un edificio legato alla storia di Helsinki

“Avendo trascorso gran parte della mia vita a Helsinki, lavorare per il ristorante Palace è stata un’esperienza toccante. Abbiamo avuto la possibilità di rinnovare l’interno di uno spazio che conosco da quando ero bambino. Ricordo mio nonno che parlava del Palace e della sua grandezza…”, racconta My Degerth, architetto d’interni di Note, studio fondato nel 2008 a Stoccolma.

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Note Design Studio non è l’unica voce ad avere dato vita a questo progetto che vanta anche la collaborazione di SARC Architects di Helsinki, di Skanska, società di costruzioni con casa madre a Stoccolma, e dell’Agency Leroy, agenzia creativa di Helsinki, con lo studio a due passi dal ristorante Palace, che ha proposto il nuovo logo e i menu del ristorante, prendendo ispirazione anche da foto di archivio. Senza dimenticare i lunghi confronti con il cliente, per discutere ogni dettaglio, dalla scelta dei colori ai carrelli su misura, e i dialoghi con gli chef che sono intervenuti in materia di acustica e di organizzazione dei tavoli.

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Questi numerosi interventi hanno permesso di rinnovare il Palace per renderlo un ristorante ‘del futuro’, con un legame al passato e in particolare al progetto modernista del 1952 degli architetti finlandesi Viljo Revell e Keijo Petäjä che avevano in mente la forma di una grande nave oceanica e che prendevano ispirazione dai capolavori di Le Corbusier. Il primo ristorante finlandese a ricevere una stella Michelin nel 1987 non doveva trasformarsi quindi in un posto trendy e alla moda, non era questa la richiesta del cliente. Varcando la soglia del Palace, con vista sul porto di Eteläranta, ci si ritrova in un ambiente anni ’50, con un’atmosfera elegante e raffinata, una palette di colori che gioca con i contrasti tra le pareti e l’ascensore rivestiti con legno di teak, la soffice moquette blu-verde (colore ripreso anche nei pilastri della sala) e il bianco delle tovaglie immacolate che rivestono i tavoli tondi.

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Altro sofisticato rimando al passato sono i carrelli porta vivande, su misura, che prendono ispirazione da quelli degli anni ’50, con linee geometriche e ruote fatte da cerchi pieni, simili a quelle del carrello per il tè 901 di Alvar Aalto.

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Owner: Elinkeinoelämän keskusliitto EK
Developer/Main Contractor: Skanska
Architecture/Interior design: Note Design Studio, SARC Architects, Skanska
Brand Identity: Agency Leroy
Photo: Romain Laprade