Rivoluzione Mosaico+

Sorpassa il semplice ruolo decorativo e punta all’essenza del progetto, quello che definisce gli spazi e asseconda esigenze formali e sostanziali. Arrivata al traguardo dei 10 anni di attività, Mosaico+ ingrana la marcia e mette in atto una trasformazione fisiologica, al passo con idee chiare e richieste di mercato.

Sulla strada appena imboccata, la benzina è un nuovo logo, una nuova strategia, un nuovo management, e soprattutto un nuovo modo di intendere il concetto stesso di rivestimento, inteso ora come strumento per progettisti, capace di essere ‘problem solver’ e garantire prestazioni eccellenti e certificate nel tempo. Ma anche valorizzare accostamenti inediti, insieme alle specificità di ogni piano di studio. Il pay off ‘Shaping mosaic’– anche lui appena nato – dichiara subito le intenzioni di personalizzazione di prodotto e customizzazione delle soluzioni, condizione sine qua non di una progettazione contemporanea.

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Mosaico+, Jointed grigio

Così facendo, l’azienda rivede intelligentemente l’idea stessa di mosaico, mettendosi in una posizione di ascolto e interazione con architetti e designer, con una proposta articolata caratterizzata da esclusività, qualità, eccellenza e dalla possibilità di integrarsi al meglio sulle superfici per dar vita a nuovi scenari abitativi. Colore e matericità sono i protagonisti delle prime collezioni della nuova Mosaico+, strutturate non più solo su decorazione e realizzazione di elementi figurativi, ma su 10 campionature cromatiche fatte di infinite vibrazioni di luce. Prima portavoce del cambiamento è la collezione Jointed, presentata al recente Cersaie di Bologna e simbolo di rinnovata flessibilità progettuale.

Jointed supera la modularità delle tessere del mosaico e la loro ripetitività: un segno grafico le incide singolarmente e permette di definire 5 diverse tipologie di decoro su ciascun elemento. La composizione casuale di ognuna trasforma un gesto semplice in una superficie complessa, personalizzabile con schemi a scelta e con stucchi tono su tono o a contrasto. La serie si declina in infinite combinazioni con l’intenzione di definire l’identità stessa dello spazio, valorizzarne i caratteri architettonici, raccontare una storia fatta di segni e tracce che la rendono unica. Obiettivo centrato.