(Ri)nascita di un’icona

La sedia Medea, pezzo-simbolo del design italiano degli anni ’50, torna di attualità grazie a un progetto ambizioso e creativo

Medea by Fratelli Tagliabue

Il design, come la moda, non segue sempre un percorso lineare. Ogni tanto ci sono delle intuizioni che, al di là delle aspettative, incontrano grande successo e cambiano il gusto. È il caso di una sedia che è stata uno dei pezzi di design più influenti degli anni ’50: la Medea disegnata per un’azienda lombarda specializzata in ebanisteria, la Fratelli Tagliabue, da Vittorio Nobili (nato a Milano nel 1917, morto nel 2000), di cui è il pezzo in assoluto più conosciuto, premiato nel 1956 dal Compasso d‘Oro con una Segnalazione d’Onore.

La sua forma futuribile ma ergonomica, senza angoli, una fascia di legno curvato con un foro al centro posata su quattro esili gambe metalliche debutta sulle pagine di Domus dell’aprile 1955 e diventa immediatamente un manifesto di stile. E di successo: il modello viene brevettato, nascono le versioni con braccioli e imbottita. Oggi questo oggetto che ha segnato il tempo rinasce con un’operazione speciale, voluta da Alessandro Borgni e Chicco Como, fondatori dell’agenzia creativa milanese Beyond The Line, insieme a Luigi e Andrea Tagliabue di Medea 1905. Gli stampi originali, ritrovati nei magazzini Medea, sono stati rimessi in funzione sotto la guida artistica di Dimorestudio, che ne ha ideato una serie di varianti.

L’idea dietro a SediaMedea è quella di dare vita a un marchio autonomo, portatore di idee innovative, con un catalogo che si accrescerà nel tempo, avviando un percorso di rinnovamento della sua immagine complessiva e aprendo la strada a più declinazioni nel mondo dell’arredo che verranno introdotte nel corso dell’anno.

A questa prima presentazione infatti, seguirà un’espansione della collezione SediaMedea che vedrà il coinvolgimento di designer e progettisti internazionali per la creazione di una linea di arredi declinata su diversi elementi. L’obiettivo è quello di sconfinare all’interno di un ecosistema dove economia, società, idee e persone possano abbracciare diversi mondi, come quello dell’hospitality, dell’editoria e dell’arte.