La comprovata capacità di Glas Italia nel realizzare vere e proprie opere in cristallo ha attirato collaborazioni con designer di successo. Il 2019 non fa eccezione, e lo stand del Salone del Mobile è stato cornice della presentazione di una eterogenea gamma di nuove proposte, come tavoli, tavolini, specchi e sistema di pareti.
Il tutto nel segno di una ricerca di perfezione estetica, senza tralasciare la funzionalità.

Le novità invitano a un suggestivo viaggio nel mondo dell’azienda, focalizzandosi sull’introduzione di Aladin Wall, innovativo sistema di pareti divisorie e sull’ulteriore estensione del programma porte, entrambi a cura dell’archistar Piero Lissoni.
Aladin vuole rispondere alle richieste degli stili abitativi moderni attraverso la propria versatilità, inoltre le pareti sono disponibili nelle due versioni mono e doppio vetro.
Inoltre, Piero Lissoni si è dedicato all’ampliamento della serie di ante Sherazade: una rivisitazione contemporanea delle antiche “vetrate a cattedrale” per un effetto finale di luci e colori estremamente suggestivo.

Patricia Urquiola invece, per i tavoli Bisel e tavolini L.A. Sunset, predilige linee essenziali e colori che eleganti e raffinati che non passano però non passano inosservati. La forma rotonda di quest’ultimi si fonde alla struttura in tubo metallico verniciato nei colori blu notte o nella nuova finitura rame. La collezione Bisel è composta da tavoli alti, tavoli bassi e consolle, realizzati in cristallo multistrato e multicromatico, ottenuto stratificando cinque lastre di cristallo extralight con pellicole di diversi colori.

Ci pensa proprio Philippe Starck a spiegare la sua realizzazione, Mari Cristal: “La parte intelligente della produzione umana si sta muovendo verso la smaterializzazione. Tutto scomparirà. Mari Cristal non è solo un tavolo, è un passo verso la smaterializzazione. Non sappiamo ancora come far sparire un tavolo, quindi dobbiamo renderlo invisibile”.

Lady Hio, creato nel 2014 da Philippe Starck con Sergio Schito per Glas Italia, è stato presentato al Fiera milanese dedicata al design nella versione con le gambe del tavolo, cilindriche e affusolate, in versione marmo Nero Marquina o Arabesque bianco venato grigio.

Chi guarda il tavolo Jabot viene colto da una sensazione di morbidezza e leggerezza. Mario Bellini si è ispirato alla panna montata per realizzare le gambe che presentano un bordo sagomato. Il piano è realizzato incollando lastre di cristallo trasparenti a 45°.