Iggy, a conoscerlo bene, non è esattamente un divano, è l’espressione tridimensionale e materica di una storia, è l’ennesimo capitolo del romanzo che Filippo Berto e la sua gang scrivono ogni anno, da anni. Un romanzo che poggia su alcuni paletti irremovibili e uno di questi – certamente il più antico, certo e rassicurante – è il file rouge che unisce la storia (chi più legato a Meda di Filippo Berto alzi la mano) all’avanguardia transitando da tecnologia ed estetica. Per presentare Iggy e gli altri prodotti BertO quest’anno non si è passati dal Salone o dal Fuorisalone, non si è cercata una location temporanea nel cuore di uno dei design district milanesi, ma si è andati direttamente a casa.
A casa di due musicisti milanesi che per la Milano Design Week hanno lasciato i loro spazi (già arredati BertO) all’azienda che li ha trasformati in un set dove il matrimonio tra design e decibel l’hanno fatta da padrone. In questo contesto urban rock le collezioni di BertO hanno trovato la loro perfetta dimensione e Iggy è stato il frontman di un concerto che è durato 7 giorni. Ispirato dalla vocazione all’innovazione e all’essere out of the box della rockstar Iggy Pop (ma la musica è ovunque nella progettazione BertO), Iggy ha potuto esprimere tutte le sue potenzialità: tecniche, di flessibilità nelle composizioni e materiche.
Iggy risplende per la sua modularità (ben 25 elementi diversi tra seduta, schienali, braccioli e consolle), per le scelte dei tessuti, per la sua capacità di cambiare faccia in pochi minuti. Di fatto, non esisterà un Iggy uguale a un altro. La tecnologia che non si vede regala a Iggy il massimo del comfort possibile: traversi perimetrali in acciaio e angolari in baydur conferiscono resistenza e durata, cinghiature a tensioni differenziate regalano alla seduta la comodità con la C maiuscola e lo schienale in piuma d’oca accogli e l’ospite per un relax totale. Questo è il pentagramma di Iggy, uno spartito suonato da un ensemble sincrono e armonico, guidato da un gran direttore d’orchestra: Filippo Berto.