Un luogo simbolico in cui la discoteca, connessa alla cultura pop fin dalla metà degli anni Sessanta, viene ripensata e rielaborata da oggetti contemporanei: è Disco Gufram, l’ultimo elettrizzante progetto ideato da Charely Vezza, anima di Gufram, di scena presso la Mediateca Santa Teresa dal 17 al 21 aprile.
Una discoteca visionaria, che unisce passato e presente grazie alla reinterpretazione di icone disco, pensata da tre realtà creative internazionali. A cominciare dagli italiani Alberto Biagetti e Laura Baldassari di Atelier Biagetti, che hanno interpretato la storica serie di imbottiti da discoteca e che, ispirandosi alla collezione Linea Discoteca sviluppata dal brand alla fine degli anni Settanta, hanno pensato cinque differenti modelli di sedute imbottite che dalla disco entrano direttamente nelle case, stravolgendone gli spazi: Betsy, Tony, Stanley, Jimmy e Charly.
Lo studio parigino GGSV ha invece realizzato una ‘compilation’ di tappeti capaci di ricreare la magia di una pista da ballo: Dance Floor, pensati in colori brillanti e forme diverse, per dare un tocco creativo agli spazi.
design Rotganzen | photo © Leonardo ScottiLa reinterpretazione dei mobili è stata infine affidata allo studio olandese di pop art design Rotganzen, la cui serie After Party, che comprende tre cabinet e due coffee-table, è un promemoria malinconico della natura fugace del glamour, con l’iconica disco ball immaginata a riposo, dopo una lunga nottata.
Nell’insieme, un’esperienza energetica, caleidoscopica e coinvolgente.