Nel covo degli stili classico e contemporaneo dove da anni ci si confronta sui temi di sartorialità e artigianalità, l’industrial design si ricava una fetta assai consistente di attenzioni da parte dei numerosi operatori che fin dal primo giorno, anche oltre le aspettative, hanno varcato le porte del Crocus Expo Center per il consueto appuntamento con iSaloni WorldWide. Il testimonial di questa “intrusione” è Kartell, brand italiano che vanta una presenza oltreconfine in oltre 140 Paesi.
Consapevole del proprio essere “diversamente importante” in quest’area geografica, il Presidente Claudio Luti ha precisato che “Kartell nel design è una realtà un particolare: il nostro è industrial design quindi investiamo molto in tutti i prodotti, dagli stampi alle macchine, per creare un processo industriale virtuoso”.
L’arrivo di Kartell alla manifestazione moscovita porta con sé non solo leggerezza, design e colore, ma anche la creatività dei più importanti designer che per l’azienda di Claudio Luti hanno firmato centinaia di pezzi, alcuni dei quali diventati icone del Made in Italy.
In Russia da tanti anni, Kartell ha vissuto (come tutti) gli alti e bassi dell’economia, del rublo e la rivoluzione della distribuzione, ma come ha affermato Luti in occasione dell’incontro con stampa e buyer “Io credo molto in questo mercato perché vedo un grande affetto, vedo una grande vicinanza alla creatività italiana, vedo tantissimi Russi che vengono a Milano e al Salone del Mobile con grandi delegazioni. Abbiamo solo bisogno di conoscerci e relazionarci meglio per capire chi possono essere i partner migliori per noi”.
“Cerchiamo di essere presenti un po’ dappertutto – conclude il Ceo di Kartell – Non basta fare prodotto bisogna comunicarlo. Poi bisogna avere una distribuzione che abbia lo stesso livello di qualità”.