La conferma di Hispec

Cento fornitori dell’industria alberghiera e 46 buyer hanno confrontato in questi giorni potenzialità e progetti nell’ormai consueto appuntamento di Hispec, ospitato quest’anno tra le mura dell’imponente Barcelò Renacimiento Hotel e Centro Congressi.
L’hospitality si conferma un settore in costante crescita e che attira sempre di più l’interesse delle imprese (soprattutto) e del mondo della progettazione, ma le specializzazioni in questo settore sono ormai un fatto conclamato, la capacità di offrire un servizio attento e flessibile, oltre che un prodotto all’altezza, rendono il comparto molto competitivo e al tempo stesso hanno alzato il livello medio.

Hispec, meticolosamente organizzata e gestita dal team di Madison capitanato da Juan Prados, ha da sempre scelto una formula che unisce armoniosamente quattro elementi: qualità, concretezza, velocità e attitudine alla socializzazione. Le due giornate e mezzo di forum vengono scandite da incontri rapidi (25 minuti ciascuno, dalle 8 del mattino), una modalità che fa ‘rompere il ghiaccio’ (ammesso che esista in un settore che da sempre ha privilegiato la concretezza) e che permette agli operatori di riservarsi secondi e terzi tempi durante le numerose occasioni di networking che il programma propone (cene, team building e mini tour).
Un percorso di aggregazione che consente di mettere solide basi per costruire relazioni nel tempo.

Rispetto all’edizione 2016, Hispec ha perfezionato il tiro, selezionando ancor di più i buyer e accogliendo più fornitori per completare l’offerta merceologica.
L’area buyer, che è poi quella che realmente determina il livello dell’evento, è di altissima qualità, sia dal punto di vista delle firme di interior e architettura che da quello delle catene e delle proprietà.

La quota di Middle East è rappresentativa e fa lievitare il valore economico, con la presenza, da una parte, di properties come Eemar (150 milioni di euro il budget 2017 e 14 progetti in arrivo per i prossimi 18 mesi), Damac (6 sono i loro progetti in arrivo) e la novità Gulf Related di Abu Dhabi (con oltre 140 milioni di budget per quest’anno ben 25 progetti in itinere) o di catene come Riyada e Rotana  (con rispettivamente 3 e 30 hotel in arrivo); dall’altra firme dell’architettura e dell’interior come Woods Bagot, Wilson Associates e HBA.
L’Europa dell’industria alberghiera è ben rappresentata dalla presenza di manager di Hilton, Accor, Barcelò, IHG, Melià e NH.
Le firme della progettazione e del procurement provengono non solo dal Medio Oriente e da tutta Europa (con naturale prevalenza della Gran Bretagna), ma anche da paesi distanti come gli Stati Uniti e Hong Kong.

Hispec si conferma un evento di successo per la capacità del team di saper osservare e ascoltare i mutamenti del mercato, le sue nuove necessità, di interpretarle per creare un evento con un rapporto qualità prezzo – a detta delle aziende – equilibrato e, soprattutto, con antenne sempre orientate al futuro.

Futuro che si chiama Barcellona, dal 15 al 18 maggio 2018.