Outdoor tuttigusti

Sono collezioni complete, ben delineate e dal carattere strutturato quelle studiate per accompagnare la vita all’aria aperta. Improntate su uno spirito pienamente conviviale, sono capaci di creare atmosfere sempre più confortevoli nelle quali diventa automatico prolungare il proprio tempo. Elementi evoluti in grado di soddisfare ogni esigenza grazie all’elevato tasso tecnologico che la contemporaneità offre. Ecco quindi materiali che non subiscono l’esposizione agli agenti atmosferici, come le imbottiture in quick dry foam che assicurano durabilità rispetto a umidità e intemperie, i tessuti a microfori per consentire il passaggio dell’aria bloccando l’azione del sole, mix di estrusi e pressofusioni di alluminio, e persino la pelle da esterno con una speciale concia e tinte alla china che aumentano la resistenza alla luce. Il personale canone estetico fa il resto. E ce n’è per tutti i gusti. Per i più audaci e sperimentatori esistono forme insolite dalla forte presenza scenica, non passano inosservate e si accostano in modo un po’ inusuale agli altri pezzi. Come il tavolo scultura in cemento Tobi-Ishi di Barber & Osgerby per B&B Italia, ispirato alle pietre levigate dei giardini zen giapponesi, o il parasole Gea di Giorgetti, design Chi Wing Lo, dalla silhouette simile ad una vela di nave. Per chi ama la tecnicità immediatamente riconoscibile, la sedia Regista disegnata da Monica Armani per Tribù mostra subito sullo schienale la fibra di lattice intrecciata, mentre Moyo, prodotta da Chairs&More, design 4P1B Design Studio, non fa mistero di una struttura completamente in acciaio. Gli estimatori di materiali ‘classici’ da esterno non hanno che l’imbarazzo della scelta con il tavolino/sgabello BLACK 19/21 realizzato con un fascio di bamboo, anche se trattenuto da due nastri di plastica, pensato da Paola Navone per Gervasoni, oppure con la Soho Collection di Marco Acerbis per Talenti che alterna la corda a listelli di legno. E se il cliché contempla l’intreccio, Living Divani e Minotti lo soddisfano altamente, rispettivamente con l’incordatura in tubolare anallergico, completamente riciclabile e eco-friendly di Mini Tombolo, design Piero Lissoni/Readymade UnPizzo, e con lo speciale filato in polipropilene che ricorda il tradizionale vimini di Halley, design Rodolfo Dordoni. Leggerezza e al tempo stesso importanza, grazie all’unione di grandi curve naturali con una corda intrecciata, è la collezione Cala di Doshi Levien per Kettal. Lineare, archiettonica e mediterranea è Blau, l’ultima proposta di Gandia Blasco disegnata da Fran Silvestre.

Infine, l’imbottito non può mancare.

Deauville, di Meneghello e Paolelli per Unopiù, offre svariate conformazioni modulari grazie alle sue ampie e abbondanti cuscinature, e Taipei di Baxter, design Paola Navone, sfrutta cuoi antichi conciati in modo che siano completamente idrorepellenti. Anche a bordo piscina.